Ecco perché non dovresti MAI dare del pane agli uccelli selvatici
Molte associazioni animaliste che si occupano di specie selvatiche ricevono ogni anno decine di segnalazioni riguardo a oche o anatre con le ali rotte che si aggirano negli specchi d'acqua, in particolare quelli frequentati da molte persone.
Quello che molti non sanno è che le loro ali non sono rotte, ma presentano una patologia chiamata "ali d'angelo", che si sviluppa principalmente nei primi mesi di vita.
La patologia consiste in una rotazione della struttura dell'ala e deriva principalmente da una carenza alimentare.
Ma cosa c'entrano le persone in tutto questo? La responsabilità umana va rintracciata nella pratica di nutrire i volatili con pane e crackers durante la primavera e l'estate.
In questo modo i pulcini si saziano velocemente con alimenti poveri di nutrienti e non dedicano tempo a cercare cibi "sani" come insetti, alghe o altri vegetali.
Purtroppo la malformazione è incurabile, e rende l'animale incapace di volare (quindi anche di migrare o fuggire dai predatori).
La raccomandazione delle associazioni? Evitare assolutamente il pane, almeno nei mesi caldi quando gli uccelli si riproducono; nel caso non si voglia proprio rinunciare a nutrire le oche del laghetto, meglio acquistare mais, avena, orzo, insalata o semi per uccelli.