Bonnie e Clyde, la vera storia della leggendaria coppia di criminali innamorati
Library of Congress's Prints and Photographs division/not known/Wikimedia commons - Public domain
Una ragazza poco più che ventenne, annoiata dalla vita di provincia, e un giovane appassionato di auto e armi entrano nella storia americana degli anni ’30.
Parliamo di Bonnie e Clyde, i criminali noti per rapine, fughe rocambolesche e un amore vissuto tra bene e male, immortalato in libri, film, e anche in un recente adattamento su Netflix, The Highwaymen.
Scopriamo la storia vera della coppia: chi erano prima di diventare i ricercati numero uno dell'FBI e quale fu il loro epilogo.
Bonnie e Clyde, la storia vera di un amore criminale
A metà degli Trenta del Novecento, l'auto su cui si trovavano Bonnie Parker e Clyde Barrow viene fermata dalla polizia dopo anni di fuga, segnando la fine di una vera storia d'amore iniziata solo 4 anni prima.
La macchina, una Ford, era stata rubata un mese prima in Kansas ed è oggi esposta al Whiskey Pete Casino, nello stato del Nevada.
Bonnie e Clyde divennero popolari già durante gli anni dei loro furti e le loro figure di criminali si confondevano con quelle delle stelle del cinema.
A rendere famosa la coppia non furono le rapine infallibili, molte delle quali si rivelarono false e architettate dai giornali e dalla polizia, ma il loro amarsi in ogni circostanza, al riparo in un rifugio o nel bel mezzo di una sparatoria.
Chi era Bonnie Parker?
FBI/Wikimedia commons - Public domain
Bonnie Parker nacque nel 1910 nel Texas, seconda di tre figli. È stata descritta come una ragazza attraente, bionda e con gli occhi azzurri, di bassa statura.
Era molto intelligente e di spiccata personalità, amava la poesia ed era solita raccogliere versi in un quaderno che teneva sempre con sé.
Dopo la scomparsa del padre, si trasferì con la madre a Dallas dove svolgeva il lavoro di cameriera. Nonostante le condizioni economiche precarie decise di iscriversi al liceo, che però abbandonò poco dopo.
Si sposò a 16 anni con Roy Thorton, un criminale locale che viveva di piccoli furti. Il matrimonio durò qualche anno e ne seguì poi soltanto la separazione.
Bonnie, infatti, non divorziò mai dal precedente marito: nella Ford, al termine della sua esistenza, aveva al dito ancora la fede nuziale.
In seguito alla separazione, soffrì molto la monotonia della piccola città e la mancanza di qualcuno o qualcosa che la facesse divertire: i pensieri di quel periodo sono tutti raccolti nel suo diario personale.
L'insoddisfazione e la noia, tuttavia, si interruppero improvvisamente grazie all'incontro con Clyde, segnando l’inizio della loro storia vera insieme.
Chi era Clyde Barrow?
Dallas (Tex.). Police Dept/Wikimedia commons - Public domain
Clyde Barrow nacque nel 1909 anche lui in Texas, quinto di otto figli di una famiglia di agricoltori molto unita.
Da adolescente sognava di diventare musicista, ma a 16 anni lasciò la scuola e seguì le orme criminali del fratello più grande, Buck.
Iniziò presto a commettere piccoli reati, il primo dei quali fu la mancata restituzione di una macchina a noleggio. Venne poi incriminato insieme al fratello per un furto di tacchini.
In seguito, si specializzò in scippi di automobili e rapine in negozi: aveva una passione sfrenata per le armi e per i motori.
A soli 20 anni, sul finire del 1929, Clyde era già un ricercato: le sue numerose rapine lo avevano reso un giovanissimo fuggitivo, in una storia vera che lo avrebbe legato indissolubilmente a Bonnie.
La nascita della vera coppia Bonnie & Clyde
Il primo incontro tra i due giovani avvenne nel gennaio del 1930, grazie ad un'amica in comune: la donna aveva un braccio infortunato e Bonnie la stava aiutando a preparare della cioccolata calda, quando arrivò Clyde.
Fu un vero colpo di fulmine, un amore a prima vista. Dal quel giorno, Clyde non riuscì a fare più a meno degli occhi di Bonnie, tanto da soprannominarla "Blue eyed baby", bambolina dagli occhi blu.
I due iniziarono a frequentarsi, ma poche settimane dopo, Clyde venne arrestato. Quello, tuttavia, fu il vero inizio della loro storia: non potendo stare distanti, il pensiero alla fuga fu immediato.
La coppia, infatti, si unì davvero quando Bonnie lo aiutò ad evadere dal carcere in cui era stato rinchiuso per aver commesso un furto con scasso.
Dopo quell'evasione, iniziò la serie di colpi e rapine che in qualche modo andavano a rafforzare il loro legame. Bonnie e Clyde divennero ricercati dopo essere evasi entrambi di prigione.
Lei per essere stata complice nel furto di un'auto, lui fu accusato di essere il responsabile della scomparsa di John Bucher, dopo essere stato riconosciuto dalla moglie del negoziante in una foto segnaletica.
Clyde sostenne sempre, però, di essere innocente, di non essere stato lui ad esplodere il colpo fatale. Conoscendo di persona la signora Bucher, fu infatti costretto a rimanere nell'auto che avrebbe poi allontanato i rapinatori.
Nonostante la sua difesa, Clyde venne condannato all'ergastolo. Tra il carcere a vita e la fuga, scelse la seconda.
Bonnie e Clyde, la latitanza
Iniziò così la storia vera di Bonnie e Clyde, criminali in fuga: i due divennero una vera e propria banda di rapinatori locali, muovendosi di città in città, rubando auto e cambiando le targhe per non essere riconosciuti.
Una volta venne individuato l'appartamento in cui i due alloggiavano e fu organizzata una squadra speciale per arrestarli: la coppia riuscì comunque a lasciare l'abitazione poco prima dell'arrivo della polizia.
In casa di Bonnie e Clyde furono trovate armi, un quaderno di poesie e un rotolo di pellicola fotografica non sviluppata. Le foto vennero pubblicate sui giornali e la coppia incrementò la sua celebrità.
La polizia arrivò molto vicina ad arrestarli in diverse occasioni e i giovani rischiarono numerose volte la vita durante le continue fughe in auto.
Durante una di queste, la macchina guidata da Clyde finì in un burrone ed esplose, probabilmente a causa del carico di proiettili nel bagagliaio. Il criminale perse l'uso della gamba destra.
Pochi mesi prima dalla cattura definitiva dei due, entrò a far parte della banda un certo Henry Methvin, che in realtà collaborò con la polizia per incastrarli.
Il piano prevedeva che il camion del padre di Methvin venisse posto sul lato di una strada: i fuorilegge si sarebbero fermati riconoscendo il furgone.
La fine di Bonnie&Clyde, la coppia criminale diventata una vera leggenda
Così fu: vedendo il veicolo in panne, la coppia decise di verificare cosa fosse successo. Era il 23 maggio del 1934.
Non appena Clyde scese dalla Ford che stava guidando, i poliziotti dell'FBI esplosero una raffica di colpi sui corpi dell'uomo e della donna. I due non ne uscirono vivi.
Così finì la storia vera d'amore e di crimini della coppia. Nell'auto furono ritrovate decine di targhe di automobili rubate, armi e più di tremila proiettili. Bonnie aveva appena 23 anni, Clyde 25.
Entrambi riposano a Dallas, ma in due cimiteri diversi, a causa delle controversie delle rispettive famiglie.
Sulla tomba di Bonnie è stata incisa una poesia firmata da lei stessa:
"Come i fiori sono resi più profumati
dalla luce del sole e la rugiada
così questo vecchio mondo è più splendente
grazie all’esistenza di persone come te."
Solo 3 anni dopo la morte della coppia, fu girato il primo film biografico.
Il film Sono Innocente, diretto da Fritz Lang con Henry Fonda e Sylvia Sidney, fu seguito poi dal più famoso Gangster Story di Arthur Penn, girato nel 1967 e vincitore di due premi Oscar.
Il nome della coppia è oggi l'emblema di un amore criminale, durato poco ma vissuto intensamente. Innumerevoli sono i libri, le pellicole gli e spettacoli teatrali che raccontano l'indimenticata leggenda di questa coppia.
A metà tra storia vera e romanzo, tra buoni e cattivi, tra amore e illegalità, Bonnie e Clyde rimangono veri protagonisti indiscussi della storia degli Stati Uniti degli anni '30.