Il parco dei mostri di Bomarzo: tutto quello che devi sapere prima di visitarlo

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di Marco Renzi

28 Settembre 2016

Il parco dei mostri di Bomarzo: tutto quello che devi sapere prima di visitarlo

Il parco dei mostri di Bomarzo, detto anche Bosco Sacro o Giardino delle Meraviglie, è un giardino situato nei pressi di Viterbo, famoso per la presenza di enormi statue e sculture raffiguranti animali mitologici, mostri e divinità.

Il parco si estende su una superficie di 3 ettari e comprende una foresta di conifere e latifoglie; disseminate tra i sentieri vi sono sculture di basalto di ogni dimensione e forma, ma anche edifici dalla struttura inusuale che mirano a confondere i visitatori. Un luogo dal sapore mistico e affascinante, perfetto per trascorrere una piacevole giornata anche in compagnia dei bambini.

La storia

La storia

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Il Parco dei Mostri fu costruito nel 1547 dal principe Pier Francesco Orsini, detto Vicino Orsini, che ne affidò il progetto all'architetto e antiquario Pirro Ligorio. Le informazioni riguardo all'effettiva creazione delle opere non sono complete, ma pare che le sculture siano state eseguite da Simone Moschino. L'intero complesso, sul cui scopo effettivo non abbiamo altro che ipotesi, fu dedicato all'amata moglie del principe, Giulia Farnese.

I misteri e le ipotesi

I misteri e le ipotesi

Oltre alla vegetazione e alle sculture, il parco vanta alcuni edifici dalla forma inusuale, come la famosa casa inclinata, il cui carattere onirico e surreale ben si affianca a quello grottesco dei mostri che lo popolano.

Diverse misteriose iscrizioni sparse qua e là hanno dato agli studiosi e agli appassionati moltissimo materiale su cui dibattere. L'ipotesi più accreditata è che si tratti di un giardino concepito per permettere al visitatore di abbandonarsi ai piaceri dell'arte e della letteratura: numerosi sono infatti i rimandi a famosi componimenti di Francesco Petrarca, Ludovico Ariosto e Bernardo Tasso.

Passeggiando nel parco (soprattutto se lo si visita in un giorno infrasettimanale) si ha infatti la sensazione di perdersi in un racconto fantastico, che prende vita passo dopo passo grazie all'alternarsi di stupendi scorci naturali e mostruose apparizioni.

Informazioni utili: come arrivare

Informazioni utili: come arrivare

Monica Galentino

Il parco dei Mostri di Bomarzo è facilmente raggiungibile dall'autostrada A1 Milano-Napoli prendendo l'uscita Attigliano, direzione Bomarzo; all'arrivo il visitatore troverà un ampio parcheggio (non custodito).

Diversamente, non è semplicissimo da raggiungere con i mezzi, ma per chi volesse il modo migliore è arrivare alla stazione di Orte e poi prendere un autobus (è bene consultare prima la tabella degli orari).

Costo del biglietto e servizi

Costo del biglietto e servizi

Monica Galentino

L'ingresso intero al parco costa €10,00; per i bambini fino ai 13 anni €8,00. Inoltre è gratuito per i disabili non autosufficienti. 

Gli orari del Parco dei Mostri sono: aperto tutti i giorni dell'anno con orario continuato; dalle 08.30 alle 19.00 (da Aprile ad Agosto) e dalle 08.30 fino al tramonto (da Settembre a Marzo).

All'interno i visitatori trovano tutto ciò che serve per trascorrere la giornata: bar, tavola calda, area pic-nic e un piccolo parco giochi per i bambini.

Riguardo alla pendenza il percorso non è particolarmente impegnativo, però il sentiero è lungo e vale la pena percorrerlo per intero: vi consigliamo perciò un abbigliamento comodo e scarpe a prova di passeggiata; non dimenticate inoltre di portare con voi un telo per sdraiarvi e rilassarvi nei vari prati erbosi che incontrerete ai margini del bosco, soprattutto se la giornata è assolata.

Purtroppo per motivi di ordine non è consentito l'ingresso ai cani.

La prenotazione non è necessaria, ma per qualsiasi informazione aggiuntiva potete contattare la segreteria al numero 0761/924029.

Le sculture principali del Parco dei Mostri

Le sculture principali del Parco dei Mostri

genibee

Quando l'ultimo principe della famiglia Orsini morì (alla fine del 1500), il bosco venne abbandonato, fino al restauro che avvenne alla fine del 1900 ad opera di Giancarlo e Tina Severi Bettini, sepolti oggi nel parco.

Durante il restauro venne data una nuova disposizione agli elementi del Bosco; di seguito un piccolo elenco delle sculture principali, disposte pressappoco secondo la sequenza che il visitatore incontra lungo il percorso (un sentiero preciso e una direzione esistono, ma il visitatore è di fatto libero di godersi il parco come meglio crede).

Le Sfingi

Le Sfingi

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Varcata la soglia, ad accogliere il visitatore con un messaggio di benvenuto inciso sul basamento troviamo due sfingi, donne dal corpo di leone che riprendono la tradizione classica.

Testa di Proteo-Glauco

Testa di Proteo-Glauco

Philip Hay

Dopo le sfingi, si incontra il primo vero mostro del parco: alcuni ritengono si tratti di Proteo, figlio di Oceano e Teti, capace di mutare forma in ogni momento; per altri è Glauco, figlio di Poseidone, nato umano ma divenuto mostro marino dopo aver ingerito un'erba magica.

Lotta tra giganti: Ercole e Caco

Lotta tra giganti: Ercole e Caco

Monica Galentino

È la statua più grande presente nel parco e per questo definita "il Colosso"; raffigura i due giganti (probabilmente Ercole e Caco) che lottano circondati da altre figure (oggi non più riconoscibili).

La Tartaruga e la Balena

La Tartaruga e la Balena

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Non lontano dai giganti il visitatore incontra un gruppo di 3 figure: un'enorme tartaruga sul cui guscio troneggia la statua di Nike e una balena che fuoriesce dal terreno.

Statua di Nettuno e della Ninfa addormentata

Statua di Nettuno e della Ninfa addormentata

Monica Galentino

L'imponente statua di Nettuno, adagiato sulle acque mentre tiene in mano un delfino, troneggia su uno slargo ornato da giganteschi vasi in pietra; poco distante, una ninfa giace dolcemente addormentata (foto successiva).

Philip Hay

Philip Hay

Il Drago

Il Drago

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Questa scultura raffigura un drago (precisamente una viverna) mentre lotta con delle figure poco riconoscibili, forse dei cani erosi dal tempo.

L'Elefante

L'Elefante

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Molti hanno visto un riferimento all'impresa di Annibale durante le Guerre Puniche nella maestosa scultura dell'elefante; l'animale reca infatti una grossa torre sulla schiena e stringe nella proboscide un legionario romano.

Silvano Audisio / Shutterstock

Silvano Audisio / Shutterstock

La Casa Pendente

La Casa Pendente

wikipedia

Molti ritengono che l'originario ingresso del Bosco fosse proprio di fronte a questo edificio. La Casa Pendente è stata costruita su un masso inclinato che le conferisce questa particolare caratteristica. Ma non finisce qui: l'architetto ha voluto giocare ulteriormente progettando gli interni in maniera irregolare, ad esempio disponendo alcuni muri in posizione non perpendicolare rispetto al pavimento.

L'Orco

L'Orco

wikipedia

Quello che si presenta come un enorme volto di orco dalla bocca spalancata è in realtà una fresca stanza scavata nel tufo, divenuta il simbolo più noto del Parco dei Mostri. L'acustica particolare fa sì che le voci di chi vi entra si percepiscano distorte e vagamente mostruose.

Esteban Fernández García

Esteban Fernández García

Echidna, la Furia e i Leoni

Echidna, la Furia e i Leoni

Bo&Ko

Queste mostruose sculture completano l'elenco delle più grandi presenti nel Bosco: Echidna, ritratta come una donna con le gambe dalla forma di serpente; la Furia, una donna con coda e ali di drago; due Leoni, figli di Echidna.

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Ora che conoscete alcuni dei suoi mostruosi abitanti, non vi resta che imbracciare la macchina fotografica e andare nel Parco dei Mostri per trascorrere una piacevole giornata all'insegna dell'arte, della natura e... della fantasia!

[Il Sacro Bosco è solo uno dei gioielli poco noti che il territorio italiano nasconde. Se vi piace questo tipo di luoghi, non perdetevi anche il Colosso della Villa di Pratolino (Toscana) e La Scarzuola (Umbria)]