Ecco come i persiani producevano ghiaccio nel deserto ben 2400 anni fa
Vi siete mai soffermati a pensare quanto dev'essere stato difficile per i nostri antenati non solo procurarsi del cibo ma trovare poi il modo di conservarlo bene il più a lungo possibile? Oggi conosciamo numerosi metodi che ci permettono di fare questo ma sicuramente disporre di frigoriferi che mantengono freschi gli alimenti è il più importante.
La comodità del disporre di cibo per giorni, però, era percepita anche in passato e questo ha reso possibile l'invenzione di ingegnosi sistemi di refrigerazione che ancora oggi ci lasciano sbalorditi. Uno dei più antichi fra questi è quello a evaporazione utilizzato in passato in tutto il territorio persiano per produrre ghiaccio durane il periodo invernale e sfruttarlo in estate sia per la conservazione dei cibi che per godere di acqua fresca nelle giornate più calde e aride.
via ccsenet.org
A partire dal IV secolo a.C., nella regione centrale dell'Iran furono costruiti centinaia di Yakhchāl, ghiacciai fatti di un materiale chiamato sārooj caratterizzato da resistività termica.
In inverno alcuni pezzi di ghiaccio venivano trasportati dalle montagne all'interno degli Yakhchāl, situati nelle zone desertiche, per poi iniziare una propria produzione.
Oltre a trasportare qui il ghiaccio, i persiani avevano costruito un sistema di canali d'irrigazione che portavano l'acqua a questi ghiacciai.
La refrigerazione dell'acqua è una diretta conseguenza del meccanismo che permette di far entrare aria nella struttura conica e mantenerla fredda.
I fori presenti alla base dello Yakhchāl permettono all'aria di entrare facendo andare verso il basso quella fredda e spingendo invece quella calda verso il foro posto in superficie (hanno diversa densità).