4 pratiche orribili che donne di tutto il mondo sono costrette a subire
Anche se alle donne è riservato maggior rispetto oggigiorno in confronto al passato, purtroppo esistono luoghi in tutto il mondo in cui il genere femminile è ancora costretto a subire vessazioni ed ingiustizie abominevoli.
Il solo fatto di essere una donna costringe ad essere vittima sin da tenerissima età di scelte compiute dai genitori, vittime anch'essi di cieche tradizioni che portano solo all’isolamento e al dolore fisico e dell’animo. Ma vediamo quali sono queste 4 pratiche barbare che ancora non sono state smantellate definitivamente…
1. Alimentazione forzata
In Mauritania, a nord-ovest del continente africano, l’obesità femminile è considerata una caratteristica di profonda bellezza. Proprio per questo, soprattutto quando si avvicina l’età di prendere marito, le giovani donne, troppo spesso ancora bambine, vengono costrette ad ingurgitare cibo a forza, come ad esempio latte di cammello, mandando giù più di 16 mila calorie al giorno!
In India, invece, avviene il contrario: alcune credenze religiose vedono nei lunghi periodi di digiuno una fonte di buona sorte per l'intera famiglia e spesso a pagarne le conseguenze sono proprie le bambine; recentemente una ragazzina di 13 anni di nome Aradhana è deceduta dopo essere stata indotta a un digiuno di 68 giorni come previsto dal jainismo.
2. Isolamento durante il periodo del ciclo
In Nepal si ritiene che la donna sia impura nel periodo in cui il suo corpo manifesta il ciclo e per questo motivo viene costretta ad una sorta di isolamento forzato, non potendo mangiare con la propria famiglia, entrare in un tempio o toccare gli alimenti.
Non solo, la donna nei giorni delle mestruazioni non può neanche guardarsi allo specchio e pettinarsi, oltre a non poter dormire a casa, riposando nella stalla degli animali. Alle adolescenti viene addirittura vietato di frequentare le lezioni scolastiche, portando un gran numero di ragazze ad abbandonare gli studi.
3. Mutilazione genitale
Tra le pratiche più barbare che le donne, o meglio le bambine, sono chiamate a subire vi è senza dubbio quella della mutilazione dei genitali. In soli 15 minuti la vita di un’innocente bimba che ha fiducia nel mondo può svanire nel nulla quando viene costretta a sopportare un dolore atroce, venendole asportati i genitali, oltretutto con strumenti che non prevedono condizioni igieniche adeguate.
Mentre le famiglie festeggiano quello che per loro appare come il momento in cui la propria bambina diventa donna, la piccola urla di dolore, dolore che può tramutarsi in emorragia e causare anche la morte per gravi infezioni conseguenti (come troppo spesso accade). Nonostante sia in tutto e per tutto una violazione dei diritti umani, dati stimano che sono almeno 137 milioni le donne che sono state mutilate.
4. Matrimoni combinati
Secondo i dati riportati dall’UNICEF sono 700 milioni le bambine che sono state costrette a sposarsi nonostante non fossero maggiorenni, più di un terzo di loro hanno preso marito quando avevano meno di 15 anni.
I matrimoni combinati che vedono spose bambine sono diffusi in tutto il mondo, soprattutto in India, Yemen, Guatemala, Nepal ed Etiopia. Molte delle spose bambine diventano madri pur essendo ancora in giovanissima età e quindi incapaci di badare a se stesse, subendo spesso abusi dai loro mariti, trattate come oggetti per soddisfarli.