Questo piccolo e povero regno è tra i più felici del mondo. Qual è il suo segreto?
Può uno dei Paesi più poveri dell'Asia registrare il più alto tasso di Felicità interna lorda (FIL) di tutto il continente? Questo è quanto accade nel Regno del Bhutan, il piccolo stato monarchico tra Tibet e India.
Contando poco meno di 800 mila abitanti e non essendo un Paese ricco, i suoi cittadini sicuramente non credono che il denaro renda l'uomo felice. E allora la domanda sorge spontanea: qual è il segreto che rende il Bhutan uno dei Paesi più felici al mondo?
Prima di tutto bisogna dire che il Bhutan investe molto nella tutela della natura, infatti la qualità dell'aria è notevole.
Un altro fattore importante è l'istruzione: il Bhutan rifiuta l'evoluzione tecnologica in favore di un miglioramento della scuola.
La salute dei cittadini e l'importanza dei rapporti sociali sono altri due fattori cari al piccolo stato.
Ma il segreto è uno ed uno soltanto: i suoi abitanti pensano alla morte almeno 5 volte al giorno!
I buthanesi sono di religione buddista e perciò perennemente circondati da immagini di morte, che loro vivono come un passaggio e non come uno spettro da evitare. Il concetto di reincarnazione infatti svuota il momento della morte della maggior parte dei suoi aspetti terrificanti.
Essendo parte integrante della vita, l'essere umano deve prepararsi ad accogliere la morte e, facendolo, riesce a vivere in armonia con se stesso!
E non si può dire che siano i soli a pensarla in questo modo: numerosi studi scientifici, come quello dal titolo eloquente "From Terror to Joy" (dal terrore alla gioia), hanno rivelato che rievocare frequentemente il concetto di morte permette alla mente umana di esorcizzarlo e di produrre quindi pensieri positivi.