Un orso vive per anni intrappolato in una cinta di metallo: ecco i suoi primi passi sull'erba
La medicina cinese è un vastissimo complesso di procedimenti e ricette che implicano l'uso di ingredienti e materiali di solito piuttosto difficili da reperire, molti dei quali di origine animale. Questa enorme richiesta finisce troppo spesso per alimentare un mercato nero di compravendita di esseri viventi, condannati a fornire parti del loro corpo per distillare preziosi elisir.
Era questo anche il destino di Cesar, un orso bruno rinchiuso in una cosiddetta fabbrica di bile, che dopo anni di torture ha però potuto riassaporare la libertà.
La bile degli orsi è appunto un prodotto molto ricercato nella medicina cinese, e per estrarla gli animali vengono tenuti in minuscole gabbie, costantemente stretti nell'abbraccio di un corpetto metallico. Questo aderisce al ventre dell'orso mentre un catetere di plastica succhia costantemente la bile dalla cistifellea e la accumula in un sacchetto.
Per sua fortuna, Caesar fu salvato (in realtà è una femmina) dall'associazione Animals Asia, che ha ritenuto che la condizione di vita di questo orso fosse una delle peggiori mai viste.
Purtroppo non tutte le storie hanno un lieto fine come questa: per ogni orso che viene liberato, ve ne sono migliaia (si stima che siano ben 10.000 solo in Cina) condannati a trascorrere la loro intera vita dietro le sbarre con questa vergognosa armatura sul corpo.