Il rito dei dervisci rotanti: scoprite tutti i segreti di questa danza tra arte e spiritualità
Conoscete l'ipnotica danza dei dervisci rotanti? Questo rito, che rappresenta un misto di arte e spiritualità, è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall'Unesco. Compiendo questa magica danza i dervisci, ossia coloro che cercano l’entrata che porta da questo mondo materiale al mondo spirituale, si elevano nell'animo.
I dervisci rotanti si inseriscono appieno in quello che viene chiamato il sufismo anatolico, che ritroviamo in Turchia. Esistono varie confraternite sufi, tra cui l’Ordine dei Mevlevi, che pratica proprio la celebre danza dei Dervisci Rotanti. Ma scopriamo di cosa si tratta e perché è ritenuta così importante.
I dervisci rotanti prendono anche il nome di “semazen” il cui scopo non è perdere la coscienza o cadere in uno stato di estasi. Con l’atto di roteare in armonia con tutte le cose della natura, atto alla base della loro danza, i semazen provano l’esistenza del Creatore.
La parola “derviscio” ha acquistato il significato di “colui che cerca il passaggio”, ossia la soglia, infatti quando il derviscio rotea, ha una mano rivolta verso l’alto e l’altra verso il basso, divenendo egli stesso tramite che prende l’energia dal divino e la trasmette all’uomo, muovendosi al suono di strumenti antichi secondo una coreografia sempre uguale che conduce l’anima del fedele-danzatore all’estasi con cui ricongiungersi al Signore.
Il fondatore della confraternita dei Mevlevi è Mevlana Celaleddin Rumi, vissuto nel XIII secolo a Konya. La musica che accompagna questo rito è totalmente in sintonia con una filosofia che è indirizzata ad acquisire pace interiore e armonia con tutto l’universo.
Il sufismo espone un’interpretazione dell'Islam che è focalizzata sull’amore, sulla tolleranza, sullo sviluppo della comunità e sulla crescita personale attraverso l’auto-disciplina. E proprio grazie alla danza dei dervisci è possibile tutto ciò.
A Istanbul ci sono posti dove potete assistere alla vera danza dei dervisci. Questi posti si chiamano dervishane o mevlevihane. Se andate in Turchia, non dimenticate di dare uno sguardo, ne rimarrete ammaliati...