Le raccapriccianti versioni originali delle fiabe... che oggi non ricorda più nessuno
Le versioni attuali delle fiabe classiche più famose (Perrault, Andersen, Fratelli Grimm) sono ben diverse da quelle che leggevano i nostri parenti del passato e molti di noi non hanno idea di quanta differenza ci sia fra la nostra idea di 'fiaba' e quella presente qualche decina di anni fa. Fino ai primi anni del Novecento, infatti, ogni paese era più familiare con le versioni scarsamente edulcorate delle origini, ma quando la Walt Disney iniziò il suo noto lavoro di trasposizione cinematografica iniziò un processo di omologazione dell'immaginario fiabesco che ha finito per cambiarne le trame...
via theguardian.com
Fiabe per bambini e bambine?
Cappuccetto rosso in una rapprsentazione di Carl Larsson
Le fiabe hanno origine dalle tradizioni orali e le loro versioni scritte non iniziarono a comparire che nel '600: nelle versioni messe nero su bianco nei due secoli successivi rintracciare scene di violenza più o meno esplicite o situazioni che non proporremmo mai di leggere ai nostri figli è la norma. Pochi sanno infatti che spesso, ad esempio, quelle che ci vengono oggi presentate come le cattivissime matrigne acqusite, nelle versioni originarie erano nientemeno che le madri dei personaggi (es. Biancaneve e Hansel e Gretel).
I riferimenti alla sfera sessuale.
Molte delle versioni antiche di fiabe come Cappuccetto rosso raccontano episodi oggi del tutto sconosciuti che fanno esplicitamente riferimento a motivi come il sesso e l'abuso fisico e psicologico. In alcuni casi, ad esempio, il lupo travestito da nonna chiede alla bambina di togliersi i vestiti, oppure di entrare nel letto con lei, oppure ancora si narrano episodi di cannibalismo in cui il lupo si preoccupa di lasciare a Cappuccetto rosso un pezzo di nonna da mangiare.
I motivi di storie che oggi considereremmo inaccettabili.
Inizialmente le fiabe non erano affatto pensate per il pubblico dei più piccoli; solo in tempi più recenti le fiabe finirono per essere considerate adatte soltanto a divertire bambini e per questo si procedette a riadattarne i contenuti più espliciti. Nonostante ciò possiamo tranquillamente asserire che i nostri nonni, leggendo la storia de La Sirenetta, non venivano a sapere di Ursula che portava via la voce alla bella sirena ma di una strega del mare veramente spaventosa che per permetterle di scambiare le sue pinne con un paio di gambe (traballanti), la lingua gliela tagliava.