Fare la spesa a Cuba: ecco quali prodotti sono ancora sul libretto dei razionamenti
Le nostre nonne e bisnonne ne usufruivano durante la guerra ma ci sono paesi al mondo in cui per comprare da mangiare ci si rifà ancora al sistema del razionamento. Uno di questi paesi è Cuba. Nonostante la recente ripresa dei rapporti con gli Stati Uniti, il cui embargo influenza ancora molto le risorse di approvvigionamento di prodotti nell'isola, a Cuba esistono oggi due economie: quella che riguarda la popolazione locale e quella che interessa il turismo. Per i primi, per quanto possa suonare obsoleto, esistono ancora i libretti degli approvvigionamenti...
Immagini: Francoise Gaujour
La maggior parte dei cubani dipende ancora dal 'Libreta de Abastecimiento', il sistema di razionamento delle provviste gestito dal governo in vigore dal 12 marzo 1962.
Le famiglie sono tenute a portare con loro i libretti di approvvigionamento ogniqualvolta si rechino al supermercato: essi stabiliscono le razioni e la frequenza con cui ciascun cubano può rifornirsi di cibo.
Ogni famiglia dispone del libretto su cui sono annotati i dati dei membri che la compongono; il razionamento si basa sul sesso e sull'età della persona.
Ad esempio il latte viene fornito solo a famiglie con bambini al di sotto dei 7 anni, ai malati, agli anziani e alle donne in stato di gravidanza.
In questi negozi, chiamati 'bodegas', i cubani possono acquistare i prodotti al 12% del prezzo di mercato.
Sembra un affare ma spesso la quantità di prodotti acquistabile è appena sufficiente a sostenere i bisogni di una famiglia.
Il titolare della 'bodega' di zona, a sua volta, dispone di un libro sul quale sono indicati i tipi di prodotti che ciascuna famiglia può acquistare.
La famiglie che non denunciano cambiamenti nel nucleo familiare incappano in multe ma per il proprio compleanno e nel giorno del matrimonio si ottengono razioni extra.
Nel caso in cui si volesse acquistare qualcosa al mercato libero, però, i prezzi schizzano alle stelle. Un chilogrammo di latte in polvere, ad esempio, costa circa 21 dollari...
Abituati a ben altri sistemi di compravendita, per noi entrare in queste bodegas è un'esperienza che lascia disorientati: non solo per il sistema su cui si basa l'acquisto ma anche perché gli scaffali non sono mai pieni. In un paese che per l'approvvigionamento di cibo dipende per l'80% da importazioni, l'abitudine ha reso i cubani in grado di sopravvivere con questo sistema ma si tratta, appunto, solo di sopravvivere.