Avvelenamenti da mercurio in nome dell'oro: il dramma silenzioso degli indigeni del Perù
È stato di emergenza in Perù: in 11 distretti dell’Amazzonia peruviana la natura è stata deturpata dalle contaminazioni di mercurio provenienti dalle miniere d’oro illegali, come fa notare anche Payal Sampat, direttore di Earthworks Action.
E non è tutto, a risentirne anche le popolazioni indigene, tra le quali sono sempre più frequenti i casi di avvelenamento da mercurio. Infatti nei fiumi peruviani si riversano 40 tonnellate di mercurio ogni anno, quantità che finisce per distruggere più di 100 mila ettari di foresta pluviale nella sola regione di Madre de Dios, contagiando la popolazione. In nome di cosa si sta consumando questo scempio?
via mining.com
Il Perù ospita il 13% della foresta amazzonica, ma deve anche convivere col fatto che è diventato il sesto produttore d’oro al mondo.
A causa dell'attività della società mineraria Covert, che gestisce l'estrazione dell’oro, il Perù sta vivendo un momento difficile.
L’Università di Stanford ha condotto degli studi che hanno rilevato alti livelli di mercurio negli abitanti, nei pesci e nei corsi d’acqua del Perù.
Tutto ciò perché il mercurio viene utilizzato per estrarre l'oro dai fiumi, il 15% del quale viene ricavato illegalmente.
Le popolazioni indigene si ritrovano a lavorare nelle miniere senza nessuna tutela: il 41 % del popolo della sola Madre de Dios è esposto ad inquinamento.
Il mercurio arreca danni al sistema nervoso, digestivo e immunitario, oltre che ai polmoni, reni, pelle e occhi, infatti le persone avvelenate dal mercurio sono state colpite da problemi respiratori acuti. Ma finalmente le autorità stanno intervenendo, inviando unità mediche per aiutare la popolazione e cercando di eliminare le miniere illegali, sperando che sia la strada giusta per ripristinare l'equilibrio peruviano di un tempo.
In questo breve video potete vedere l'impatto incredibile dell'estrazione dell'oro sulla foresta amazzonica.