La vera storia dietro la morte di Laika, la cagnolina sacrificata in nome del progresso

di Giulia Bertoni

07 Novembre 2016

La vera storia dietro la morte di Laika, la cagnolina sacrificata in nome del progresso

Quando nel 1957 l'agenzia spaziale russa rese noto che a bordo del satellite artificiale Sputnik 2 ci sarebbe stata la cagnolina Laika il mondo si spaccò fra chi lo considerò un atto inutile e sconsiderato e che lo riteneva necessario per il bene dell'umanità. Per oltre 4 decenni, ad ogni modo, la reale fine di questa randagia è rimasta celata ai più. La versione rilasciata dal governo russo all'epoca, infatti, non fu smentita che nel "vicino" 2002...

via bbc.co.u

Laika era una cagnolina randagia di Mosca che divenne il primo essere vivente a essere lanciato nello spazio a bordo di un satellite.

Laika era una cagnolina randagia di Mosca che divenne il primo essere vivente a essere lanciato nello spazio a bordo di un satellite.

Laika fu scelta per mettere alla prova le condizioni di sopravvivenza a bordo di un satellite.

Laika fu scelta per mettere alla prova le condizioni di sopravvivenza a bordo di un satellite.

L'idea infatti era quella che un cane randagio, già abituato a vivere in condizioni difficili, potesse essere la creatura più adatta a sopportare quel tipo di viaggio.

L'idea infatti era quella che un cane randagio, già abituato a vivere in condizioni difficili, potesse essere la creatura più adatta a sopportare quel tipo di viaggio.

Dopo un periodo di addestramento, il 3 novembre 1957 Laika venne lanciata in orbita per quello che sarebbe stato un viaggio di sola andata.

Dopo un periodo di addestramento, il 3 novembre 1957 Laika venne lanciata in orbita per quello che sarebbe stato un viaggio di sola andata.

Una volta raccolto il maggior numero possibile di dati, a Laika sarebbe stato "servito" un pasto avvelenato ma questo si rivelò inutile.

Una volta raccolto il maggior numero possibile di dati, a Laika sarebbe stato "servito" un pasto avvelenato ma questo si rivelò inutile.

Per ben 45 anni le autorità russe hanno sostenuto che Laika era morta serenamente dopo circa 4 giorni in orbita ma la realtà fu un'altra.

Per ben 45 anni le autorità russe hanno sostenuto che Laika era morta serenamente dopo circa 4 giorni in orbita ma la realtà fu un'altra.

Nel 2002 uno degli scienziati dietro la missione, Dimitri Malashenkov, rivelò che la cagnolina morì (in maniera atroce) solo poche ore dopo il lancio a causa del surriscaldamento dell'abitacolo; anche se l'intento di riportare Laika sulla Terra non ci fu mai poiché la capsula era destinata a disintegrarsi, l'uomo aggiunse che la fretta di realizzare un progetto per il quale "chiaramente non eravamo ancora pronti avrebbe dovuto farci capire che era impossibile creare un sistema di controllo della temperatura affidabile".