4 categorie di persone che dovrebbero evitare di consumare troppo zenzero in cucina
Sempre più frequentemente è possibile trovare in vendita nei supermercati la radice di zenzero. Precisamente è una pianta erbacea originaria dell'Estremo Oriente. In cucina si può usare per preparare benefiche tisane, per arricchire insalate o per dare un gusto inconfondibile a carni e minestre. Ha innumerevoli effetti "miracolosi" sul nostro corpo: è in grado di rinforzare il sistema immunitario, di regolare il livello di glucosio e colesterolo, e allevia il dolore procurato dalle infiammazioni muscolari.
Tuttavia proprio per la sua singolare efficacia deve essere consumato con moderazione o addirittura in alcuni casi evitato del tutto. Ecco chi dovrebbe stare alla larga da questa radice...
via doctor.ndtv.com
1. Persone sottopeso
Uno studio medico ha confermato l'efficacia dello zenzero nelle terapie prescritte per perdere peso nei casi di obesità e diabete: la radice stimola infatti gli enzimi digestivi grazie al suo elevato contenuto di fibre.
Tuttavia per le persone che hanno un basso indice di massa corporea, l'assunzione di zenzero può aggravare notevolmente la condizione di salute e scaturire ulteriori complicazioni come la perdita di capelli, perdita del tono muscolare, irregolarità del ciclo mestruale e carenze gravi di vitamine.
2. Donne in gravidanza
Lo zenzero contiene diverse sostanze che stimolano la contrazione del muscoli: si intende facilmente che questo aspetto risulta essere negativo per le donne in dolce attesa che possono avere delle contrazioni premature. Eliminare lo zenzero, soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza, è un imperativo dei medici.
D'altro canto lo zenzero ha un effetto calmante sulla nausea, dunque è possibile assumerlo nei primi mesi sotto la supervisione di un medico.
3. In presenza di patologie del sangue
Alcune persone presentano problematiche a livello circolatorio, a causa dell'anomala consistenza del sangue. Tra le patologie di questo genere c'è l'emofilia: il paziente mostra frequentemente emorragie interne ed esterne per la scarsa coagulabilità del sangue.
Lo zenzero stimola enormemente la circolazione sanguigna, aspetto positivo per i diabetici e per chi ha la sindrome di Raynaud, ma decisamente negativo per gli individui affetti da emofilia: oltre ad annullare l'effetto dei farmaci assunti per la coagulazione del sangue, la sovrastimolazione sanguigna indotta dallo zenzero può portare a severe emorragie.
4. Se si assumono determinati farmaci
In presenza di ipertensione e diabete, lo zenzero non è sempre un buon amico: questo perché la radice interferisce con le medicine che normalmente si assumono in tali condizioni. In particolare gli anticoagulanti, l'insulina, e i beta bloccanti possono far insorgere effetti collaterali se assunti insieme allo zenzero.
Lo zenzero infatti aumenta la diluizione del sangue e potrebbe contrastare o amplificare l'effetto di alcuni farmaci.
Le persone che si riconoscono nelle descrizioni qui fornite dovrebbero consultare un medico ed avvisarlo di eventuali assunzioni di zenzero.