Raccoglie per 20 anni foto sugli Indiani d'America. Il risultato? Favoloso
A volte l'amore per la storia e l'attrazione verso culture e tradizioni distanti rispetto a quelle odierne possono condurre oltre ogni immaginazione. Ed è proprio un desiderio innato di conoscenza della storia, in particolare di quella degli indiani d'America, che ha portato il fotografo nonché esploratore Edward S. Curtis ad interessarsi alle tribù indiane...
Il suo scopo divenne quello di documentare un popolo ormai in via d'estinzione, quello degli indiani d'America, effettuando un'ambiziosa raccolta di ritratti pieni di fascino ma allo stesso tempo di profonda inquietudine. Ma vediamo con i nostri occhi i frutti di questa meravigliosa raccolta.
Immagini: Vintage Everyday
via vintag.es
Il progetto di Curtis era quello di dare vita ad una dettagliata raccolta di ogni tipo di testimonianza sugli indiani.
Nel 1906 fu J. P. Morgan a donare a Curtis 75mila dollari per realizzare una raccolta sugli indiani nativi d'America.
Questa preziosa raccolta doveva comporsi di 20 volumi...
... volumi che avrebbero contenuto circa 1500 fotografie ed invece il risultato fu ancora più strabiliante!
Ed ecco allora che prese vita un'opera che voleva mostrare una parte d'America e di Storia.
I 75mila dollari offerti da Morgan dovevano coprire, però, solo un periodo di 5 anni e dovevano servire per le spese di ricerca sul campo.
Nessuna parte era da destinarsi al lavoro di scrittura, di editing e di produzione dell'immensa raccolta.
Così Curtis si imbarcò in una vera e propria odissea di 20 anni, un viaggio in giro per il mondo alla scoperta delle origini dell'America.
Curtis non ricevette nessuna retribuzione per il corposo progetto di cui si occupò, infondendovi anima e corpo!
Curtis fu in grado di ripagare Morgan con 500 stampe originali.
Però bisogna dire che, una volta che Curtis si assicurò il progetto, riuscì anche a chiamare a sé diversi "aiutanti" del mestiere.
Alla fine 222 collezioni di foto ottennero pubblicazione!
Non solo fotografie, Curtis riuscì anche a registrare diverse lingue e brani musicali, tutti segni di un'epoca che sta tramontando.
In tutto fece, alla fine, 40.000 fotografie, tutte ritraenti membri di 80 diverse tribù indiane.
Il suo lavoro, dal titolo The North American Indian, fu pubblicato in oltre un ventennio, arrivando a completamento solo nel 1930.
Il primo volume dell’opera venne pubblicato nel 1907, mentre l’ultimo della serie ben 23 anni dopo, nel 1930, appunto.
Nella foto, ad esempio, Bears Belly, facente parte della tribù degli Arikara.
Fatto sta che l'opera di Curtis fu in grado di cambiare la percezione che si aveva degli indiani, documentando e mostrando una cultura che la modernità stava e sta spazzando via.
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