Ecco cos'è che rende i mancini realmente SPECIALI
Sappiamo tutti che in passato la vita per chi aveva l'istinto di usare la parte sinistra del corpo a scapito della destra poteva essere davvero dura.
Oggi fortunatamente il mancinismo non si percepisce più come un'abitudine da correggere, ma come un normale istinto che si presenta, però, in un numero di persone minore rispetto a chi finisce per essere destrimano. E se per molto tempo essere mancini veniva visto come uno svantaggio, recenti studi hanno invece messo in evidenza come questa condizione possa rivelarsi molto utile. Ecco cinque curiosità che mostrano le reali differenze fra mancini e destrimani.
1. Pensare più velocemente.
Per molto tempo il semplice fatto che il mancinismo è sempre stato poco diffuso (10-15% della popolazione) esso è stato sufficiente a interpretarlo come un fattore di svantaggio. Nonostante le ridotte dimensioni del fenomeno, però, la sua costanza ci fa ipotizzare il contrario. Recenti studi, inoltre, suggeriscono che i mancini sono in grado di sfruttare meglio entrambi i lobi cerebrali e sono più veloci a processare informazioni.
2. La mano che usiamo influenza le nostre decisioni.
Ovviamente più che la mano a influenzare le nostre decisioni è il cervello; in ogni caso è stato osservato che quando posti davanti alla scelta di dire cosa preferissero tra gli oggetti posti in due colonne, le persone mancine tendevano a optare per quelli nella colonna di sinistra e i destrimani quelli nella colonna di destra.
3. Migliori risultati nello sport.
Se è vero che il mancinismo riguarda solo il 10-15% della popolazione mondiale, vi stupirà sapere ad esempio che nel mondo del basket professionistico la percentuale di campioni mancini sale al 25%. Pare infatti che essi siano in grado di reagire più velocemente agli stimoli esterni, ma "solo" negli sport interattivi come appunto il basket, il tennis, la scherma. Non vale lo stesso per attività come la ginnastica e i tuffi.
4. Un modo diverso di gestire le emozioni.
Uno studio ha rilevato come il cervello, nei due casi esaminati, percepisca la motivazione a fare qualcosa in modo diverso. Questo fatto, strettamente connesso al modo in cui si gestiscono l'ansia e gli sbalzi di umore, può rivelarsi fondamentale quando ci si trova a trattare un paziente con problemi a gestire situazioni di stress: quello che potrebbe aiutare un destrimano potrebbe rivelarsi dannoso per un mancino.
5. Mancinismo e creatività.
Da tempo si vocifera sulla possibilità che i mancini possano rivelarsi molto più creativi dei destrimani, ma non si tratta solo di una supposizione: alcune ricerche hanno già dimostrato l'abilità dei mancini nel pensiero divergente (individuare più soluzioni per lo stesso problema), mentre altre hanno ipotizzato che la spiccata creatività dei mancini dipenda dal fatto che il loro emisfero cerebrale destro (addetto proprio a ciò) è più sviluppato del sinistro. Ma non è finita qui: un'ultima, curiosa teoria è quella che vede i mancini prevalere in ambito creativo come risultato del fatto che il mancino sente di essere diverso dalla maggioranza dei suoi pari e per questo sviluppa quella che viene definita la "mentalità dell'outsider", una tendenza che favorisce lo sviluppo dell'autonomia e di una sana non conformità che incoraggiano il ricorso alla creatività.