I Campi Flegrei tornano a far paura: secondo un recente studio non sono più in stato di quiescenza
Dal 2005 la zona dei Campi Flegrei, che si estende nell'area del golfo di Pozzuoli, in Campania, è in continuo sollevamento: ciò è dovuto sicuramente alla vivace attività vulcanica del sottosuolo locale, che attualmente però è definita "in stato di quiescenza". Nel territorio si distingue un circuito vulcanico più grande all'interno del quale si inseriscono almeno altri 24 crateri minori. L'area è tornata ad essere al centro delle osservazioni scientifiche a seguito dei risultati raggiunti da uno studio geologico: la ricerca ha individuato il valore preciso di pressione raggiunto il quale un vulcano dormiente evolve verso uno stato di criticità. I Campi Flegrei sembrano aver raggiunto tale limite.
via nature.com
Un vulcano dormiente può essere risvegliato dalla risalita di magma verso la superficie terrestre.
Risalendo, il magma e il resto del materiale trasportato rilasciano i gas contenuti all'interno della massa. Esiste un valore di pressione esterna che favorisce enormemente la fuoriuscita di gas dal magma. Le conseguenze di tale fenomeno sono molto importanti: il magma diventa viscoso, molto più pericoloso all'atto dell'eruzione, e infine l'iniezione dei vapori nelle rocce al di sopra della camera magmatica rende quest'ultime meno resistenti alla pressione sottostante.
Le recenti deformazioni del suolo nei Campi Flegrei possono essere dovute all'avvicinarsi del magma alle condizioni critiche.
Anche l'aumento del numero dei terremoti e dell'emissione di gas nell'area di Pozzuoli possono essere delle conferme.
Il recente studio condotto dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha determinato il passaggio dello stato di attività vulcanica dei Campi Flegrei da uno stato di quiescenza ad uno stato di allerta.