Vi presentiamo il Macropinna Microstoma, il pesce degli abissi con la testa TRASPARENTE

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di Claudia Melucci

26 Gennaio 2017

Vi presentiamo il Macropinna Microstoma, il pesce degli abissi con la testa TRASPARENTE

Il mondo che viviamo è tutt'altro che esplorato: esistono ancora zone in cui l'uomo non ha mai messo piede, popolato da animali avvistati raramente e ancor meno fotografati. Stiamo parlando degli abissi oceanici, i cui valori di pressione e temperatura rendono molto difficoltoso, se non impossibile, l'ingresso all'essere umano. Proprio per le condizioni estreme che si sperimentano a migliaia di metri sotto il livello del mare, gli animali che abitano questi luoghi hanno forme e colori che non penseremmo essere possibili sul pianeta Terra. In questo articolo vi faremo conoscere una di queste creature, tanto bizzarra quanto affascinante: ecco a voi il Macropinna Microstoma. 

via vistaalmar.es

Questo pesce ha grandi pinne e una bocca minuscola: per questo è stato chiamato Macropinna Microstoma.

Questo pesce ha grandi pinne e una bocca minuscola: per questo è stato chiamato Macropinna Microstoma.

Vive tra gli 800 e i 1500 metri di profondità al largo della California. Appartiene alla famiglia degli Opisthoproctidae, di cui fanno parte i pesci ossei abissali. Il suo aspetto è davvero singolare. 

Parte della testa è ricoperta da una calotta trasparente che lascia intravedere i bulbi oculari. Hanno una forma ovale tipo barile, per questo in inglese è chiamato "barreleye".

Parte della testa è ricoperta da una calotta trasparente che lascia intravedere i bulbi oculari. Hanno una forma ovale tipo barile, per questo in inglese è chiamato "barreleye".

Quelli che potrebbero sembrare occhi, i due punti luminosi vicino la bocca, sono invece le narici. Gli occhi, situati all'interno del cranio, possono essere ruotati quasi di 180°C, agevolando il Macropinna nella caccia di piccoli pesci e meduse. 

È stato avvistato la prima volta nel 1939 ma soltanto nel 2004 è stato fotografato per la prima volta. Non è incredibile che il nostro pianeta sia abitato anche da animali così particolari?