Come vengono addestrati gli orsi per farli stare su 2 zampe? Queste immagini sono la risposta
Una volta, andare al circo o allo zoo era un divertimento per i grandi e per i più piccoli: molti di noi hanno un bel ricordo di qualche giornata passata a distanza ravvicinata con gli animali, ignari di quanto si nascondesse dietro questa realtà. Far camminare un orso su due zampe, o far attraversare ad una tigre un cerchio infuocato o ancora far inginocchiare un elefante davanti al pubblico, è contro natura: e per forzare l'istinto animale ci vuole la forza, la costrizione. Da anni ormai i metodi usati negli zoo o dai circensi si sono scoperti essere più brutali che mai, e a tale brutalità sembra non esserci fine.
A Suzhou, una città della Cina situata a 100 km da Shanghai, ci sono circa 300 circhi: un investigatore della PETA, un'associazione a tutela dei diritti degli animali, ne ha visitati 10 e ha trovato delle situazioni allarmanti. In uno dei circhi ispezionati, gli orsi venivano sottoposti a questi violenti addestramenti per abituarli a rimanere in posizione eretta...
I cuccioli di orso venivano incatenati ad un muro e costretti a rimanere in piedi per ore.
Era questo l'allenamento previsto per riuscire a stare sulle zampe posteriori, uno dei numeri dello spettacolo circense. Molti cuccioli sfiniti sono morti strangolati dalla catena stretta al collo a cui erano legati.
Forzare l'orso a stare in piedi può provocargli anche delle lesioni croniche.
Yipeng Jin, professore di medicina veterinaria membro della China Agricultural University, sottolinea che a lungo andare vengono provocati danni articolari irreversibili, che portano alla necrosi dell'intero arto e dunque alla paralisi.
L'insorgenza di tali problematiche è molto più frequente se l'orso è ancora un cucciolo: ferirlo in questo modo significa condannarlo ad una vita di dolore e sofferenze.
I cuccioli di orso sono animali frenetici: gli operai del circo non hanno intenzione di accudirli, per questo hanno trovato questo metodo più veloce.
Alcuni piccoli di orso sono stati trovati legati ad un gancio fissato a terra: la corda era così corta che neanche potevano alzarsi, ma solo rimanere sdraiati.
Venivano costretti a saltare ostacoli a suon di colpi e frustate: i gemiti, i pianti e le urla dei cuccioli rimbombavano nei capanni.
L'orso che vedete nell'immagine sopra si chiama Doudou: è stato tirato verso le parallele con una corda legata al collo. Se sbagliava il comando, si fermava o si distraeva veniva colpito.
La sofferenza non termina con l'allenamento: durante il resto della giornata vengono rinchiusi nelle gabbie metalliche. Mordono e graffiano le sbarre perché cercano di scappare.
Questi orsi non sono più in nessun modo a contatto con la natura, neanche con un filo d'erba. Ora vivono solo di violenza e soprusi.
La ribellione degli orsi alla costrizione dei circensi spesso ha risvolti ancor più drammatici: il muso di questo cucciolo è stato trafitto da un anello metallico per controllarlo attraverso il dolore.
La realtà che vivono questi orsi, e che vi abbiamo mostrato in questo articolo, è solo un granello di sabbia nella spiaggia di tutte le violenze che subiscono gli animali usati nei circhi. Ora che la verità è emersa e si è fatta luce sul trattamento che i circensi offrono a queste creature, non bisogna cadere nell'indifferenza: ci si deve impegnare a non alimentare questa disumana realtà, boicottando gli spettacoli che coinvolgono animali.
Per fare in modo che non si protraggano ulteriormente questi comportamenti, condividete l'articolo: se volete far sentire davvero la vostra voce c'è anche una petizione organizzata su change.org da firmare, la trovate qui.