Prodotto fresco, inscatolato o surgelato? La scelta più genuina non è sempre quella che pensi
C'è un quesito amletico che sorge ogni volta che si va al supermercato a fare la spesa: verdura fresca o surgelata? Legumi secchi o in scatola? Sicuramente la domanda trova un veloce risposta sotto il profilo della praticità: i cibi inscatolati o surgelati sono pronti all'uso o al massimo richiedono brevi tempi di cottura, anche al forno a microonde. Se però si vuole rispondere in base alla genuinità dell'una o dell'altra possibilità, tutto si fa più complicato. Sì perché c'è un mito da sfatare, ed è quello per cui i cibi freschi sono sempre i migliori in assoluto, i più affidabili e i più nutrienti. È davvero così?
Davanti al bancone della verdura fresca bisogna ricordarsi che i prodotti potrebbero essere stati raccolti molto tempo prima e non essere così freschi come sembrano.
"A distanza di 3 giorni dalla raccolta, l'80% della vitamina C contenuta nella verdura si degrada naturalmente", afferma Brian Young, amministratore delegato dell'associazione di categoria dei cibi surgelati. Molti prodotti poi, arrivano addirittura da altri continenti e i tempi richiesti dal trasporto si dilatano enormemente, riducendo al minimo i valori nutrizionali. È possibile accorgersene anche dallo scarso sapore che spesso hanno gli alimenti che compriamo.
D'altra parte i cibi inscatolati o destinati al surgelamento sono processati subito dopo la raccolta, eseguita solo a completa maturazione del prodotto ovvero quando i livelli dei nutrienti sono al massimo. I prodotti "freschi" invece vengono raccolti molto prima della maturazione, alterando così tutte le proprietà nutrizionali.
Anche la FDA, l'agenzia governativa americana preposta al controllo degli alimenti immessi nel mercato, lo conferma: i nutrienti della frutta e della verdura non si riducono durante la fase di surgelamento o di inscatolamento.
Dunque, se non siete sicuri che i prodotti siano davvero freschi, è meglio che vi spostiate nel reparto surgelati o in quello dello scatolame.
L'Università dell'Illinois ha condotto un'analisi comparativa tra i cibi freschi e inscatolati, ed è giunta a questi risultati:
- Il contenuto di fibre è maggiore nei cibi in scatola che in quelli freschi
- Le vitamine e i carotenoidi si mantengono bene durante il processo di inscatolamento.
- Anche le proteine della carne non subiscono modifiche.
- Nel caso del pesce il livello di calcio è maggiore rispetto allo stesso prodotto fresco.
Simili conclusioni valgono per gli alimenti surgelati: le basse temperature infatti bloccano la degradazione dei nutrienti e ne permettono una conservazione migliore.
Ovviamente, nel caso di cibi in scatola, bisogna prestare attenzione a scegliere i prodotti con un basso contenuto di sale e prediligere quelli "al naturale".
Molti nutrizionisti raccomandano ai pazienti di aumentare il consumo giornaliero di frutta e verdura fresca ma raramente fanno riferimento ai cibi surgelati o inscatolati: questi ultimi rappresentano una buona alternativa, soprattutto per quanto riguarda la rapidità con cui possono essere preparati. Inoltre possono abituare le persone a mangiare verdure e a fare a meno del cibo spazzatura. Mangiare verdure o legumi in scatola è comunque meglio di non mangiarli per niente!
Mai come nell'alimentazione vale la regola del giusto mezzo: anche alla luce di questo articolo non bisogna escludere dalla propria dieta i prodotti freschi (quelli veramente freschi), che comunque mantengono il primo posto nella classifica della genuinità. Informatevi se nella vostra zona ci sono mercatini di frutta e verdura a km 0, oppure cercate un'azienda agricola che venda i propri prodotti. Questo è il da farsi per garantire al nostro corpo cibi sani e genuini.