A caccia di cacciatori: questo parco ha sconfitto il bracconaggio con un metodo BRUTALE

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di Claudia Melucci

17 Febbraio 2017

A caccia di cacciatori: questo parco ha sconfitto il bracconaggio con un metodo BRUTALE

Se volete ammirare da vicino il maestoso rinoceronte indiano, il terzo animale più grande di tutto il pianeta, vi consigliamo di far visita al Kaziranga National Park, in India: qui vivono 2400 esemplari, cifra che costituisce i due terzi del numero totale di rinoceronti attualmente vivi. Il parco ha ricevuto ammirazioni da parte di tutto il mondo per aver salvaguardato un numero altissimo di rinoceronti dagli spietati bracconieri, ma allo stesso tempo il modo in cui sono stati protetti ha fatto discutere: le guardie del Kaziranga National Park sono state autorizzate ad uccidere i cacciatori sorpresi all'interno della struttura. 

via sputniknews.com

pexels.com

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I rinoceronti sono cacciati per le corna: gli esemplari indiani sono quelli che hanno questa parte del corpo più grande e per questo motivo sono anche i più ambiti. In India la polvere di corno non è solo utilizzata per creare collane, bracciali, o piccoli talismani: è anche creduta avere il potere di curare malattie, in particolare la disfunzione erettile. 

Non si fa un'esagerazione se si afferma che questa polvere ha più valore dell'oro: nel 2012 un chilogrammo di corno polverizzato era quotato a 60.000 $, mentre l'oro a 57.600 $. 

All'inizio del secolo scorso i rinoceronti indiani ammontavano a pochi decine, ma nel 2016 il parco ha dichiarato l'esistenza nell'area di 2400 esemplari: un record non troppo da festeggiare se si indaga sul modo in cui il parco ha reso possibile tutto questo. 

Le guardie del parco sono autorizzate ad uccidere i bracconieri "sospetti".

Le guardie del parco sono autorizzate ad uccidere i bracconieri "sospetti".

pixabay.com

Oltre all'intenzione letale dell'esplosione dei colpi, ciò che più fa discutere è il termine "sospetti" usato dagli stessi dirigenti della struttura: ogni persona trovata nell'area protetta dopo le ore 22 può essere colpita con armi da fuoco. Dal 2013, anno nel quale è entrato in vigore il provvedimento, sono state uccise 50 persone: in particolare nel 2016, per la prima volta in assoluto, il numero di bracconieri uccisi ha superato quello dei rinoceronti feriti mortalmente dagli stessi bracconieri. 

Secondo il Kaziranga National Park la misura adottata ha finalmente dato i risultati sperati. 

Il parco sorge in una zona densamente popolata e, secondo la testimonianza di molti abitanti, vengono ferite anche persone innocenti. Il territorio protetto infatti non sarebbe delimitato da alcuna recinzione né cartello quindi è facile ritrovarsi sotto il tiro delle guardie accidentalmente. Un uomo ha raccontato di come il figlio fosse stato ucciso con un colpo alla testa mentre era alla ricerca di una mucca scappata dalla stalla di notte. Anche un altro episodio ha sommerso il parco di critiche: un bambino di 7 anni è stato ferito alle gambe e in questo caso è stato riconosciuto l'errore con un risarcimento danni. 

In conclusione, siamo felici che finalmente i rinoceronti non siano più oggetto di feroci violenze e che non siano più a rischio di estinzione, ma è lecito questo provvedimento altrettanto brutale?