Impianto fotovoltaico galleggiante: il progetto giapponese sarà il più grande del mondo
La tecnologia fotovoltaica per la produzione di elettricità è ormai assodato che sarà la fonte di energia del futuro: sebbene abbia molti aspetti ancora da ottimizzare, al momento è l'alternativa più concreta. Uno dei problemi è il fatto che per ottenere un rendimento conveniente e paragonabile a quello della tecnologia tradizionale, necessita di impianti enormemente estesi che molto di frequente vengono installati su precedenti terreni agricoli, deturpando oggettivamente il panorama.
Ovviamente non è questo un buon motivo per mettere al bando la produzione fotovoltaica: molte aziende stanno cercando il modo di conciliare la necessità di aree estese con il rispetto dell'ambiente.
Una compagnia giapponese leader nel settore energetico ed elettronico ha trovato una soluzione molto interessante.
La Kyocera Corporation ha annunciato di voler costruire un impianto fotovoltaico galleggiante.
La struttura da 13.7 MegaWatt sarà realizzata sulla superficie del bacino idrico di Yamakura Dam, ed un'altra di dimensioni minori su quello di Umenokifurukori.
Per capire l'entità del progetto, è stato stimato che con l'energia prodotta si possano rendere autosufficienti dalla rete elettrica ben 4700 abitazioni domestiche.
Sempre restando in tema di numeri, i pannelli solari coinvolti saranno 1500 per un'estensione totale di 180.000 metri quadri.
L'obiettivo della Kyocera è quello di vendere l'energia prodotta alla Tokyo Electric Power Company, la più grande compagnia elettrica del Giappone.
La realizzazione del progetto viene complicata dalla frequenza con cui la zona è colpita dai tifoni.
Per scongiurare catastrofi è stato pensato ad un sistema di ancoraggio dei pannelli sul fondo del bacino idrico.
Il motivo per cui è stato pensato a questa soluzione "galleggiante" è chiaro: come in molti altri Paesi, anche il Giappone ha rivolto l'attenzione alla produzione di energia da fotovoltaico, esaurendo ben presto i terreni adatti all'installazione di simili impianti. L'esistenza di numerosi bacini idrici a scopo agricolo ha fatto pensare alla costruzione delle piattaforme in acqua, senza che queste ostacolino in qualche modo l'utilità della riserva o abbassino la qualità dell'acqua.
A rendere interessante questa idea è anche l'aspetto economico: in base a ciò che afferma la compagnia, la costruzione di un impianto su terraferma ha gli stessi costi di uno galleggiante.
Il Giappone non è il primo Paese ad adottare una simile soluzione, lo precedono infatti l'India e l'Australia, ma quello in cantiere sarà l'impianto più grande del mondo!