Sai perché Marlon Brando rifiutò l'Oscar per "Il Padrino" nel 1973?
Era il 5 marzo 1973 quando Marlon Brando rifiutò il premio come miglior attore, per aver interpretato Don Vito Corleone ne Il Padrino.
Contrariamente a quanto si possa pensare, la sua carriera, intorno al 1960, era in declino. Brando aveva dei problemi a trovare lavoro nei set Hollywoodiani; i suoi ultimi film, I due volti della vendetta e Gli Ammutinati del Bounty, erano stati un fiasco completo, complice anche la sua pessima reputazione sul set, si pensava fosse giunto alla fine. Poi, nel 1972, il Padrino venne proiettato nelle sale di tutto il mondo. Fu un successo totale.
Dopo la sua interpretazione, era molto probabile la candidatura al ruolo di miglior attore, ma Brando aveva annunciato che avrebbe boicottato la cerimonia di premiazione degli Oscar. Così, quando un giovane Roger Moore annunciava il suo nome come quello del vincitore, una ragazza dai capelli lunghi e dai vestiti Apache salì le scale del teatro, lasciando tutti sbigottiti (al termine dell'articolo il video della premiazione). Era Sacheen Littlefeather, presidente del National Native American Affirmative Image Committee, salita sul palco in vece dell'attore.
"Questa sera rappresento Marlon Brando" disse tra i fischi "mi ha chiesto di dirvi che con rammarico rifiuta questo generoso premio, a causa del modo in cui l'industria del film tratta i nativi americani".
Cosa spinse Marlon Brando a comportarsi così
Come ha spiegato l'esperta di nativi americani Dina Gilio-Whitaker sul blog About.com, nel cinema tutti i ruoli di Indiani erano sempre assegnati ad attori bianchi e che i nativi stessi non erano solo rimpiazzati o dimenticati, ma veniva loro mancato di rispetto. Ciò spinse l'attore a comportarsi in questo modo, accusando - con il suo gesto - l'industria americana dei film.