L'arancia è davvero un concentrato di vitamina C?
Sebbene sentiamo sempre più parlare di integratori alimentari di vitamine, sali minerali ed altre sostanze fondamentali per la salute del nostro organismo, non bisogna dimenticare che il cibo è la fonte primaria da cui possiamo prendere tutto ciò di cui necessitiamo. È altrettanto vero che siamo circondati da falsi miti che riguardano proprio il cibo, a cui crediamo troppo spesso senza uno spirito critico. Ad esempio, in carenza di vitamina C, qual è l'alimento più consigliato? Senza dubbio le arance risponderete, ma sono davvero un concentrato di vitamina C come ci hanno insegnato fin da bambini?
La dose giornaliera raccomandata di vitamina C varia da 65 a 90 mg. Un'arancia di 100 g ne fornisce solo 45 mg.
La risposta alla domanda che vi abbiamo posto è a sorpresa: no, l'arancia non è l'alimento che contiene più vitamina C. A parità di peso (100 g) ci sono altri frutti e altre verdure che da crudi ne posseggono di più. Ecco la classifica:
- Peperone rosso 128 mg (per 100 g)
- Cavolo nero 120 mg
- Broccoli 89 mg
- Peperone verde 80 mg
- Papaya 61 mg
- Fragole 59 mg
- Cavolfiore 48 mg
- Ananas 48 mg
- Arancia 45 mg
Come potete vedere l'arancia si trova all'ultimo posto. C'è da aggiungere però che la vitamina C si degrada fino al 50% quando l'alimento viene esposto al calore: di conseguenza in fase di cottura viene persa gran parte del contenuto vitaminico. Essendo improponibile mangiare broccoli o cavolfiori crudi, la domanda sorge spontanea: come deve essere interpretata la lista sopra?
Ci aiuta a capire quali cibi preferire in caso di carenze di vitamina C, in modo da non limitarsi solo alle arance. In base alla stagione si può scegliere di mangiare anche l'ananas o le fragole, e di inserire nella dieta il peperone che, tagliato a strisce fine, può anche essere mangiato crudo.