Ogni anno gli alberi di banano vengono abbattuti ma quest'azienda ha trovato un modo originale per riciclarli
La Micronesia è una meravigliosa meta raggiunta per lo più da turisti che vogliono dimenticare la routine frenetica scaldandosi al sole e immergendosi nelle acque cristalline. Ma la realtà che si cela dietro ai resort non ha niente a che vedere con il lusso goduto dai viaggiatori: famiglie povere che stentano ad andare avanti e che fanno di tutto per preservare la bellezza della loro terra dallo sfruttamento economico.
Una startup americana ha deciso di trovare un modo per aiutare la popolazione, ed è arrivata così ad immaginare dei portafogli creati dal riciclo del legno di banano, regolarmente tagliato dai contadini dell'isola.
via kickstarter.com
L'isola è ricoperta da circa 200.000 alberi di banano: questa specie richiede una grande quantità di lavoro da parte dei contadini del posto.
Dopo la raccolta è necessario tagliare la parte inferiore del fusto per garantire la produzione successiva di frutti.
Le grandi quantità di legno che vengono prodotte con il taglio sono solitamente lasciate degradare naturalmente sul terreno, ma le menti della giovane startup hanno pensato a qualcos'altro.
L'impresa è riuscita a produrre degli originali portafogli resistenti all'acqua, decorati con immagini che richiamano la tradizione della Micronesia.
I prodotti non sono solo eco-friendly, ma contribuiscono a fornire una somma di denaro per le famiglie povere della Micronesia. L'idea è approdata su Kickstarter, la piattaforma che consente alle idee di piccoli imprenditori di raccogliere fondi, e i risultati ottenuti in poco tempo sono stati soddisfacenti. "L'obiettivo è quello di arrivare a poter produrre i portafogli su grande scala", afferma Matt Simpson, fondatore dell'azienda, "per creare una fonte di reddito per gli agricoltori locali".
Matt Simpson spera di coinvolgere sempre più persone dell'isola nel progetto, per creare un prodotto tipico della Micronesia e per aumentare la qualità della merce. I dipendenti sono tutti originari della Micronesia, così come le materie prime.