Scarti di lana, olio e malvasia: il primo diserbante 100 per cento naturale è italiano
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Chissà a quando risale il momento in cui ci siamo convinti che un prodotto chimico sia di gran lunga migliore di uno di origine naturale: probabilmente l'efficacia è indubbia ma la sicurezza per l'uomo e per gli ambienti? Le grandi aziende, le multinazionali, ma anche i piccoli coltivatori, hanno usato con troppa leggerezza erbicidi e fertilizzanti sui terreni, ed ora ci ritroviamo con essere umani e campi avvelenati.
Un'azienda italiana con sede in Sardegna è decisa nell'invertire la tendenza per scongiurare l'uso di mortiferi prodotti chimici. Dopo anni di studio nasce il primo diserbante 100% ecologico, a base di scarti naturali di lana, olio e malvasia.
L'Italia non può permettersi di avvelenare la propria terra: prima che sia troppo tardi, l'azienda tricolore propone una soluzione alternativa del tutto naturale.
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Policía Nacional de los colombianos | Flickr
È il primo eco-diserbante al mondo ed è un prodotto tutto italiano, il Natural Weed Control: gli agricoltori francesi, ancor prima di quelli italiani, lo hanno già utilizzato nelle vigne, e negli Stati Uniti è impiegato nella coltivazione di erbe farmaceutiche. Tutti ne sono entusiasti e ad oggi questo diserbante è destinato a far traballare il monopolio di importanti multinazionali che producono erbicidi ed altri prodotti agricoli.
Il team di ricerca è capitanato dall'imprenditrice sarda Daniela Ducato, da anni impegnata nel settore della bioedilizia e dello sviluppo di materiali naturali.
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Per la donna è solo "una questione culturale" considerare più affidabile un prodotto chimico che naturale. Come lei stessa afferma, non ci rendiamo conto del danno che facciamo quando usiamo sostanze nocive: ad esempio per quanto riguarda il trattamento del verde urbano, a patire le conseguenze non solo solo le aiuole e i prati ma anche gli operai, gli animali domestici i bambini che popolano i parchi delle nostre città.
Tutto è iniziato per salvare le api: in Italia molte sono morte a causa dei prodotti usati in agricoltura.
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L'idea è nata da un'esigenza molto concreta: salvare le api dalla moria registrata negli ultimi sul territorio nazionale. In Sardegna ci sono molti apicoltori disperati per l'assenza sostanziale di api.
Le api e le farfalle sono le prime a risentire dei prodotti con cui vengono trattati i terreni: la loro importantissima funzione di impollinazione viene così a mancare.
Il cuore dell'eco-diserbante sono gli scarti della lana di pecora a cui si aggiungono quelli delle lavorazioni dell'olio e del vino.
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Tutti elementi di scarto che contribuiscono a creare un diserbante molto efficace: il comune di Cagliari l'ha impiegato per estirpare le erbacce dalle zone verdi della città, con risultati eccezionali.
L'efficacia del prodotto non è di natura chimica: le erbe infestanti vengono seccate grazie al calore e al vapore. "Mettendo insieme questi elementi la pianta intrappola il calore e si secca già dopo due giorni", spiega la Ducato.
La composizione del diserbante può essere variata per renderlo adatto all'utilizzo vitivinicolo, orticolo o per frutteti: non inquina è sicuro per l'ambiente, per i consumatori e per gli agricoltori, che possono distribuirlo senza mascherine essendo del tutto naturale.
Il mercato del primo eco-diserbante italiano è destinato a crescere e noi, lo speriamo con tutto il cuore per amore della nostra bellissima terra e per quella di tutto il pianeta!