Caldaie a zeolite per il riscaldamento domestico: la soluzione ecologica che sfrutta la "Pietra che bolle"
Se non siete soddisfatti dell'impianto di riscaldamento installato nella vostra abitazione, potrebbe essere finalmente giunta la soluzione che fa al caso vostro: si tratta di una innovativa caldaia ibrida che sfrutta una tecnologia mai impiegata prima nell'ambito delle pompe di calore domestiche. La Vaillant, azienda leader del settore, ha annunciato l'arrivo sul mercato della nuova caldaia dopo un anno di test nelle abitazione tedesche. Il fulcro del dispositivo è la zeolite, dal greco "pietra che bolle", un minerale che che ha una vita secolare.
Il funzionamento della nuova caldaia è del tutto diverso da quelle tradizionali e da quelle a condensazione: ecco le novità
Prima di tutto bisogna sapere qualcosa di più sulle zeoliti: sono delle pietre presenti in natura che hanno la caratteristica di essere estremamente igroscopiche, ovvero di avere la capacità di assorbire enormi quantitativi di vapore acqueo. Quando questo avviene rilasciano calore. Non solo, ma in determinate condizioni sono anche in grado di rilasciare le stesse molecole d'acqua senza che la loro struttura cristallina interna venga in qualche modo alterata.
Tutte queste caratteristiche si mostrano essere strategiche per essere impiegate in una caldaia: precedentemente nell'articolo è stata definita"ibrida" perché in effetti la caldaia può contare sue due tecnologie, entrambe ecologiche e sostenibili. Oltre alle zeoliti è presente anche un sistema di pannelli solari. Vediamo ora in dettaglio, il funzionamento.
Ecco come funzionano le nuove caldaie a zeoliti
Tutto inizia con l'acqua proveniente dal sistema solare che nella stagione invernale, o anche nelle ore serali dei periodi più caldi, può avere solo qualche grado centigrado di temperatura. In un contenitore posto sotto vuoto l'acqua viene portata allo stato di vapore freddo per poter essere assorbita dalla zeolite.
Dall'assorbimento le piccole pietre riescono a generare calore fino ad 80°C: portata alla temperatura di 120°C infine, l'acqua sotto forma di vapore viene di nuovo espulsa dalle zeoliti e il calore di desorbimento (ovvero il calore ottenuto da un processo di condensazione), può essere utilizzato per il riscaldamento dei termosifoni o per essere inviata ai sanitari (doccia e lavandini).
Dopo aver ceduto completamente le molecole d'acqua, le zeoliti sono di nuovo pronte per essere riattivate dal vapore.
Nel caso delle caldaie a zeoliti si può senza dubbio parlare di calore pulito: il minerale è totalmente ecologico e le caldaie nell'insieme consumano un terzo in meno dell'energia di una normale caldaia a condensazione.
Per rendere più chiara l'eccezionalità di questa nuova tecnologia, Vaillant ha condotto un semplice calcolo: sostituendo i sistemi di riscaldamento attuali con quelli a zeoliti, nella sola città di Milano, si eviterebbe l'immissione nell'aria di 150.000 tonnellate di anidride carbonica, pari a 130 giorni completamente senza auto.
Le caldaie a zeoliti attualmente in commercio sono indicate per abitazioni monofamiliari, ma l'azienda promette di estendere ben presto il campo di applicazione trovando nuovi sistemi.