Alcuni tra i 6000 negativi che un fotografo ebreo sotterrò per metterli al sicuro dai nazisti

Claudia Melucci image
di Claudia Melucci

05 Aprile 2017

Alcuni tra i 6000 negativi che un fotografo ebreo sotterrò per metterli al sicuro dai nazisti

Tutto iniziò con l'invasione della Polonia, nel 1939: qui iniziò la follia di Hitler nei confronti della popolazione ebraica, e non solo. Fu in una città in particolare che i nazisti crearono uno dei primi ghetti: stiamo parlando di Lodz, una delle più grandi città della Polonia, in cui si concentravano importantissime fabbriche. A Lodz viveva anche un fotografo di nome Henryk Ross che riuscì a documentare anche i primi istanti dell'invasione: non sapendo come sarebbe andata a finire, se sarebbe stato deportato o ucciso, decise di sotterrare tutti i negativi delle foto scattate, attraverso i quali oggi possiamo sapere qualcosa di più di quello che accadeva in Polonia mentre la rabbia nazista dilagava....

via mashable.com

Prima dell'invasione Henryk Ross era un fotografo sportivo e di cronaca. Nel 1939 fu assunto dal Dipartimento di Statistica, per un compito ben preciso.

Prima dell'invasione Henryk Ross era un fotografo sportivo e di cronaca. Nel 1939 fu assunto dal Dipartimento di Statistica, per un compito ben preciso.

Art Gallery of Ontario

Foto: la polizia del ghetto scorta i residenti durante una deportazione. 

Art Gallery of Ontario, Gift from Archive of Modern Conflict, 2007. 2007.160.21.
© Art Gallery of Ontario
Courtesy, Museum of Fine Arts, Boston

Doveva documentare tutto quello che stava accadendo: a prescindere di come sarebbero andate le cose, qualcuno doveva sapere cosa stavano subendo i polacchi.

Doveva documentare tutto quello che stava accadendo: a prescindere di come sarebbero andate le cose, qualcuno doveva sapere cosa stavano subendo i polacchi.

Art Gallery of Ontario

Foto: Un uomo cammina nella neve tra le rovine della Sinagoga di Via Wolborska, distrutta dai tedeschi nel 1939.

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archive of Modern Conflict, 2007.
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston

In particolare doveva mostrare come gli ebrei polacchi venissero sfruttati nelle fabbriche per produrre materiali utili ai nazisti.

In particolare doveva mostrare come gli ebrei polacchi venissero sfruttati nelle fabbriche per produrre materiali utili ai nazisti.

Art Gallery of Ontario

Foto: Un poliziotto osserva una donna al di là del filo spinato, 1942.

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archive of Modern Conflict, 2007.
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston
Reproduced with permission

La sua passione però lo portò a scattare foto anche fuori dall'orario di lavoro: portava la sua macchinetta ovunque, fotografava la vita in Polonia durante l'invasione.

La sua passione però lo portò a scattare foto anche fuori dall'orario di lavoro: portava la sua macchinetta ovunque, fotografava la vita in Polonia durante l'invasione.

Art Gallery of Ontario

Foto: Henryk Ross fotografa un gruppo di persone per la foto segnaletica, 1940

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archive of Modern Conflict, 2007
© Art Gallery of Ontario
Courtesy, Museum of Fine Arts, Boston

Metteva a rischio la sua stessa vita girando per il ghetto per documentare le violenze che qui avevano luogo.

Metteva a rischio la sua stessa vita girando per il ghetto per documentare le violenze che qui avevano luogo.

Art Gallery of Ontario

Foto: area di prigionia di Via Czarnecki, sosta prima di arrivare al campo di concentramento. 

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archive of Modern Conflict, 2007.
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston

Infilava il suo obiettivo nelle crepe dei muri, nelle serrature, si arrampicava per catturare terribili scene di esecuzioni, maltrattamenti e minacce.

Infilava il suo obiettivo nelle crepe dei muri, nelle serrature, si arrampicava per catturare terribili scene di esecuzioni, maltrattamenti e minacce.

Art Gallery of Ontario

Foto: uno spaventapasseri con la stella di David.

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archive of Modern Conflict, 2007.
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston

Con l'avanzare dell'Esercito Sovietico, tutti sapevano che i nazisti avrebbero dato presto il colpo di grazia al ghetto di Lodz.

Con l'avanzare dell'Esercito Sovietico, tutti sapevano che i nazisti avrebbero dato presto il colpo di grazia al ghetto di Lodz.

Art Gallery of Ontario

Foto: uomini ricevono una zuppa alla mensa. 

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archive of Modern Conflict, 2007.
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston

Temendo di essere deportato, Ross decise di sotterrare 6000 negativi con la speranza che qualcuno li avrebbe trovati e scoperta la verità.

Temendo di essere deportato, Ross decise di sotterrare 6000 negativi con la speranza che qualcuno li avrebbe trovati e scoperta la verità.

Art Gallery of Ontario

Foto: Limite dell'area residenziale riservata agli ebrei (sul cartello c'è scritto "zona riservata agli ebrei: divieto di accesso").

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archive
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston

I russi liberarono il ghetto di Lodz nel 1945: dei 2000 ebrei della città ne sopravvissero solo 877, Ross era tra di loro.

I russi liberarono il ghetto di Lodz nel 1945: dei 2000 ebrei della città ne sopravvissero solo 877, Ross era tra di loro.

Art Gallery of Ontario

Foto: ragazzi trasportano un carrello colmo di pane per distribuirlo. 

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archive of Modern Conflict, 2007.
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston

Tornò nella sua abitazione dove aveva nascosto i negativi: la muffa ne aveva distrutti molti, ma c'era ancora qualcosa da salvare.

Tornò nella sua abitazione dove aveva nascosto i negativi: la muffa ne aveva distrutti molti, ma c'era ancora qualcosa da salvare.

Art Gallery of Ontario

Foto: un ragazzo cammina nei pressi del ponte del ghetto (Via Zigerska). 

Art Gallery of Ontario. Gift from the Arch
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston

Quello che lui ci offre è un punto di vista unico: un cittadino polacco che vede la sua patria sventrata a martoriata per un motivo che allora non era neanche così chiaro.

Quello che lui ci offre è un punto di vista unico: un cittadino polacco che vede la sua patria sventrata a martoriata per un motivo che allora non era neanche così chiaro.

Art Gallery of Ontario

Foto: una madre mostra il figlio. 

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archiv
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston

Solo continuando a ricordare quel dramma, e provando ad immaginare il dolore delle persone che lo hanno vissuto, possiamo scongiurare un futuro atto simile.

Solo continuando a ricordare quel dramma, e provando ad immaginare il dolore delle persone che lo hanno vissuto, possiamo scongiurare un futuro atto simile.

Art Gallery of Ontario

Foto: una bambina.

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archiv
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston

Quelle che abbiamo davanti agli occhi ora, sono molto di più che vecchi negativi sbiaditi.

Quelle che abbiamo davanti agli occhi ora, sono molto di più che vecchi negativi sbiaditi.

Art Gallery of Ontario

Foto: dei bambini vengono deportati al campo di concentramento di Chelmno nad Nerem per essere uccisi.

Art Gallery of Ontario. Gift from the Archive o
© Art Gallery of Ontario
Courtesy Museum of Fine Arts, Boston