I ricercatori tedeschi mettono "sotto torchio" 21 creme spalmabili: la Nutella dà risultati insperati
Da alcuni anni, e precisamente da quando la "psicosi" dell'olio di palma si è impadronita dei salotti televisivi e delle piattaforme social di mezzo mondo, la famosa Nutella ha subito molti attacchi da parte dei consumatori inferociti o di improvvisati esperti di tossine e agricoltura sostenibile.
Ma una piccola rivincita per la deliziosa crema spalmabile arriva, pensate un po', dalla Germania: una tra le più antiche associazioni dei consumatori tedesche ha analizzato con proverbiale pignoleria 21 creme alla nocciola vendute sul mercato, tra cui la Nutella e la sua cugina bio, la Nocciolata, con risultati decisamente inaspettati.
via thelocal.de
L'associazione Stiftung Warentest ha compiuto il test valutando molti parametri, dalle proprietà organolettiche (sapore, profumo, consistenza) fino ad arrivare a quelle chimiche, dando quindi infine un giudizio sul rapporto qualità-prezzo.
Se ci affidassimo solo al parametro dell'olio di palma, è ovvio che le creme che lo contengono balzerebbero subito in fondo alla classifica, ma nel test sono emersi altri valori non meno importanti.
Tra questi quello delle micotossine (precisamente le aflatossine) prodotte dalle nocciole che non vengono conservate in modo corretto prima della lavorazione. Dei 21 campioni di creme, ben 16 contenevano tracce di micotossine, e tra questi, 6 ne contenevano in livelli appena inferiori a quelli consentiti. La Nutella si è rivelata esserne priva.
Inoltre è emerso che l'utilizzo di oli vegetali alternativi all'olio di palma può avere una controindicazione: per essere usati, questi prodotti hanno bisogno di un numero maggiore di passaggi di raffinazione ad alte temperature, con conseguente rischio di sviluppare sostanze tossiche.
In conclusione, lo studio degli esperti tedeschi ha promosso la famosa crema della Ferrero, poiché, anche in rapporto al prezzo e alla sua bontà, i rischi per la salute risultano assolutamente nella media delle altre creme, e inoltre può contare su una filiera di produzione scrupolosa e impeccabile.
Ai consumatori ovviamente rimane l'arduo compito di orientarsi nella miriade di opinioni e dibattiti per esprimere il giudizio finale.
Il nostro consiglio è sempre lo stesso: stiamo parlando di "cibo di conforto" e non di un alimento di base, perciò qualsiasi crema vogliate tenere nella dispensa, cercate di consumarla con moderazione.