Individuare un cancro anni prima che si sviluppi: il test esiste ma i costi sono proibitivi
L'assunto di partenza è questo: il cancro uccide perché noi gli lasciamo il tempo di farlo. È con questa affermazione che una celebre oncologa ed ematologa, la dottoressa Patrizia Paterlini-Bréchot, introduce il test creato dal suo team di ricerca, chiamato ISET (Isolation by Size of Tumor Cells, Isolamento per dimensioni delle cellule tumorali), uno strumento in grado di diagnosticare in maniera precoce la comparsa di tumori. Il test è già acquistabile da un po' ma il costo è elevato e non è rimborsabile dal SSN.
"Vorrei somministrarlo gratuitamente a tutti".
La dottoressa Paterlini-Bréchot, italiana trapiantata in Francia, ha messo a punto questo test partendo dalle scoperte di altri suoi colleghi e rappresenta un mezzo scientifico in grado di individuare con certezza istologica le cellule tumorali nel sangue ben prima che un cancro inizi a formarsi, le piccolissime "figlie" della cellula dalla quale scaturisce il processo di formazione dei tumori. Per il momento il test viene utilizzato nei pazienti che hanno già ricevuto una diagnosi di tumore, ma chi è disposto a firmare un consenso informato e a sborsare 486€ non rimborsabili dal SSN può sottoporsi al test.
La validità del test è supportata da diverse pubblicazioni scientifiche indipendenti ma la dottoressa fa molta attenzione alle fonti da cui provengono proposte di finanziamento; per lei questo è il progetto di una vita, che distribuirebbe volentieri anche gratuitamente, e che per questo non vuole assolutamente far cadere nelle mani di chi lo utilizzerebbe per predeterminare i risultati.
Come spiega la stessa oncologa, al momento anche una volta appurato che ci sono delle cellule tumorali, "bisogna iniziare a cercare l'organo coinvolto con gli esami di routine (radiografie, TAC, ecc.)", ma la speranza è quella di sfruttare ISET per riuscire a individuarlo da subito per risparmiare così altro tempo prezioso e iniziare subito una cura.
Se volete approfondire questo argomento, la dottoressa ha da poco pubblicato un libro dal titolo "Uccidere il cancro", nel quale spiega appunto tutte le possibilità del suo brevetto.