I nativi americani conoscevano bene l'uso delle piante: ecco a quali ricorrevano per curarsi

di Giulia Bertoni

24 Aprile 2017

I nativi americani conoscevano bene l'uso delle piante: ecco a quali ricorrevano per curarsi

Insieme alla nostra rinnovata voglia di fai-da-te e di consapevolezza nei consumi, anche la varietà di utilizzi delle piante sta incuriosendo sempre più persone. Quelle che oggi chiamiamo 'scienze erboristiche' (e di cui esistono anche classi di laurea), però, rappresentano un'arte antichissima a cui tutte le popolazioni del passato sono ricorse in una forma o nell'altra. I nativi americani, per esempio, credevano che la capacità di comprendere le proprietà di piante ed erbe fosse un dono divino e le utilizzavano sia per prevenire che per curare tante malattie. Ecco alcune delle piante a cui la tribù dei Cherokee ricorreva di più e a quale scopo.

Immagine di copertina: U.S. National Archives and Records Administration

via healthyfoodplace.com

1. Wild ginger.

1. Wild ginger.

Chris S. Packard

I Cherokee ricorrevano a un delicato infuso delle radici di questa pianta per stimolare la digestione e in generale in caso di problemi allo stomaco (coliche, gas, ecc.), mentre la versione forte veniva preparata in caso di eccessiva produzione di espettorato.
La tribù dei Meskwaki vi ricorreva per curare le infezioni all'orecchio.

2. Ceanothus americano (Buckbrush)

2. Ceanothus americano (Buckbrush)

Sherburne National Wildlife Refuge

Questa pianta veniva utilizzata per un ampio numero di propositi fra cui il trattamento delle cisti, dei fibromi, per le infiammazioni, per stimolare la diuresi e per i problemi legati a bocca e gola. Oggi sappiamo che questa pianta è utile anche per trattare la pressione alta e i blocchi del sistema linfatico.

3. Smilax

3. Smilax

Carsten Niehaus

Questa pianta veniva usata come diuretico in caso di infezioni urinarie e per purificare il sangue. La sua corteccia e le foglie venivano utilizzate anche per la preparazione di unguenti da applicare su ustioni e ferite minori.

4. Menta campestre.

4. Menta campestre.

Ivar Leidus

Ancora ampiamente utilizzata, questa pianta veniva utilizzata fra i Cherokee per aiutare la digestione, in forma di unguento per alleviare il prurito e il dolore (ad esempio quello da allattamento).

5. Rosa canina

5. Rosa canina

Roberta F

Ricca di vitamina C e utile in caso di influenza, mal di gola o raffreddore, la rosa canina veniva utilizzata per preparare infusi per stimolare la funzionalità dei reni e della vescica e in caso di diarrea

6. Rumex crispus

6. Rumex crispus

Olivier Pichard

Questa pianta veniva utilizzata come verdura a foglia verde (sono utilizzabili le foglie più giovani, che comunque vanno bollite, oppure la foglia cruda nell'insalata ma in piccole quantità), ma ancora di più per l'uso topico esterno in caso di prurito e piaghe. Grazie al suo alto contenuto di vitamine (A e C), ma soprattutto ferro e potassio, oggi viene utilizzata nell'erboristeria occidentale per il trattamento dell'anemia.