Questa coppia di scheletri si abbraccia da ben 6000 anni: un autentico esempio di amore eterno

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di Claudia Melucci

23 Aprile 2017

Questa coppia di scheletri si abbraccia da ben 6000 anni: un autentico esempio di amore eterno

Esiste o no l'amore eterno? L'archeologia ha risposto e la risposta è positiva, almeno se 6000 anni si considerano un'eternità. Alle porte di Mantova, nello specifico nella tomba neolitica del quartiere di Valdaro, sono stati scoperti gli scheletri di due esseri umani, ma a lasciare gli archeologi senza parole, e decisamente commossi, è stata la posizione in cui sono stati rinvenuti i corpi: i volti sono rivolti l'uno verso l'altro, molto ravvicinati tra loro quasi se si stessero sussurrando qualcosa negli ultimi momenti di vita, e sia gli arti superiori che quelli inferiori si stringono a vicenda. Insomma, tutto lascia pensare a due innamorati che dopo ben 6000 comunicano ancora tutta la loro passione

Indagini più approfondite hanno rivelato che si tratta effettivamente di un uomo e di una donna non oltre i 20 anni di età.

Indagini più approfondite hanno rivelato che si tratta effettivamente di un uomo e di una donna non oltre i 20 anni di età.

Dagmar Hollmann | commons.wikimedia.org

Entrambi hanno un'altezza di circa 150 cm. La datazione dei corpi, e di altri oggetti rivenuti nelle vicinanze, fa risalire gli scheletri all'era del neolitico: è questo un altro motivo per cui i corpi sono unici nel loro genere. In questa epoca i defunti venivano seppelliti nella maggior parte dei casi da soli e non in coppia.

Non si può neanche pensare ad una morte senza rito funebre in quanto in prossimità degli scheletri sono presenti oggetti che fanno pensare ai tipici amuleti che venivano seppelliti insieme al defunto: nello specifico l'uomo è stato trovato con una freccia con la punta di pietra focaia sul collo, mentre la donna con una lama dello stesso materiale sulla coscia e due coltelli vicino al bacino. I due non sono morti per le ferite provocate da queste armi perché non sono state individuate fratture o microtraumi sulle ossa. 

Il gruppo archeologico ha deciso di non spostare i corpi neanche di un millimetro.

Il gruppo archeologico ha deciso di non spostare i corpi neanche di un millimetro.

Dagmar Hollmann | commons.wikimedia.org

I due scheletri millenari comunicano un qualcosa di sacro, per questo alterare la loro posizione vorrebbe dire sconsacrare il loro amore: gli archeologi hanno deciso di prelevare gli scheletri, per spostarli all'interno dei laboratori, insieme all'intero blocco di terra su cui giacevano. 

Dal 2014 "Gli Amanti di Valdaro" sono definitivamente esposti al Museo Archeologico Nazionale di Mantova, in cui vengono circondati da sognanti visitatori che cercano di immaginare l'identità di questi due giovani, la loro vita, il loro amore e la loro morte.