Studiò i pinguini nel 1911: ciò che scoprì era così indicibile che lo tenne segreto per più di un secolo
Come si fa a non considerare tenero un pinguino? Questi animali sono entrati nell'immaginario collettivo come adorabili creature, abili nuotatori in acqua e goffi camminatori sulla terraferma: i documentari ce li hanno fatti amare anche per la loro organizzazione familiare interna, così simile a quella ideale a cui tutte le coppie umane aspirano. Dei cuccioli pinguini infatti se ne occupano sia la mamma che il papà, che condividono il meraviglioso compito di crescere la prole in turni equi. Ma sono davvero così teneri questi pennuti? Uno studio del 1911 aveva indagato sulle abitudini sessuali dei pinguini, così sconvolgenti da non poterne in alcun modo parlare: quello studio aveva scoperto che il mondo dei pinguini è in realtà dominato da depravazione, prostituzione e violenza su minori.
Il Dr. George Murray Levick studiò da vicino i pinguini dal 1911 al 1912: le loro abitudini sessuali si rivelarono così estreme che lo studioso non poté mai pubblicare l'esito della sua ricerca.
Sicuramente durante l'era Edoardiana inglese (il periodo che dal 1901 al 1914) non era visto di buon occhio chi parlava di sessualità, prostituzione e omosessualità: ma il comportamento dei pinguini è così estremo che si farebbe fatica a parlarne anche al giorno d'oggi.
Pare che nell'assetto sociale dei pinguini i rapporti sessuali promiscui tra gli individui di entrambi i sessi non accoppiati sono la normalità. Il Dr. George Murray Levick registrò anche rapporti omosessuali, soprattutto tra maschi.
Secondo gli standard moderni tutto ciò non dovrebbe destare troppo scalpore, ma non è finita qui. Durante la sua spedizione artica sulle coste del territorio di Adelia, il Dr. Levick assistette a stupri, anche di gruppo, di individui adulti nei confronti di cuccioli. Tra i pinguini è anche diffusa la necrofilia, ovvero il senso di attrazione verso corpi deceduti del sesso opposto. Lo studioso osservò rapporti sessuali con carcasse morte perfino un anno prima.
Scioccato di ciò che aveva conosciuto dei pinguini, animali a cui prima della spedizione si sentiva molto legato, decise di rivelare la sua scoperta solo a poche persone: per questo motivo il suo report è scritto in greco antico, di modo che potesse venir letto solo dalle persone più acculturate. In realtà lo fece anche per tutelarsi da un eventuale allontanamento dalla comunità scientifica per aver trattato temi così estremi.
La verità sulle abitudini sessuali dei pinguini venne alla luce nel 1988 quando altri studi rivelarono la presenza di prostitute tra i pennuti antartici: le femmine infatti si prestavano a rapporti sessuali con individui maschi per ottenere in cambio "denaro", o per meglio dire ciottoli con cui costruire il nido. Le stesse femmine erano anche in grado di abbindolare i pinguini pretendenti fingendo di accondiscendere il rapporto sessuale soltanto per fuggire via con le pietre ricercate.
D'ora in poi non guarderete più i pinguini con gli stessi occhi!