2 tecniche semplicissime per gestire un attacco di tachicardia
La tachicardia è un disturbo piuttosto comune che può verificarsi in maniera occasionale in presenza di alcune condizioni psico-fisiche oppure essere cronica e quindi richiedere l'intervento del medico. Essa consiste nell'aumento dei battiti del cuore fino a 100 al minuto in stato di riposo.
Può colpire sia gli atri che i ventricoli, a volte entrambi, e di solito passa senza lasciare complicazioni, anche se una tachicardia cronica può aumentare il rischio di infarto e ictus.
Se il disturbo si verifica in maniera sistematica è bene parlarne con il medico perché potrebbe nascondere patologie più serie; in questo articolo vogliamo solo illustrarvi un paio di tecniche di rilassamento che vi permettono di farlo passare il più velocemente possibile.
via healthline.com
Tecnica 1: respirazione
Questo primo metodo è il più semplice e intuitivo: controllare la respirazione.
Iniziate inalando tutta l'aria possibile e continuate fino a che vi sembrerà che nei polmoni non vi sia più neanche il minimo spazio disponibile; a quel punto espellete l'aria, arrivando fino alla fine. Ripetendo questo processo per qualche minuto sentirete i battiti rallentare gradualmente.
Tecnica 2: acqua fredda
Questa tecnica va ad agire sul nervo vago, che è il principale regolatore del battito cardiaco, sfruttando il processo noto come riflesso di immersione. Esso consiste in una serie di meccanismi comuni a tutti i mammiferi che scattano nel momento in cui immergono il volto in acqua: istintivamente il corpo tende ad economizzare l'ossigeno limitandone la dispersione, e per farlo riduce drasticamente il battito cardiaco.
Durante un attacco di tachicardia, potete indurre questo processo ingannando il vostro corpo: prendete una ciotola di acqua molto (molto!) fredda ed immergetevi il volto fino al limite con le orecchie. Rimanete così il più a lungo possibile e sentirete i battiti diminuire.