Uno dei più bei siti archeologici romani non si trova a Roma: scoprite l'Affascinante storia delle terme di Bath
Uno dei più belli e intatti siti archeologici dell'Impero Romano, non si trova nella Caput Mundi, ma in una piccola cittadina nel sud dell'Inghilterra, di nome Bath. Il nome si traduce letteralmente in "bagno", ed il motivo è che qui è presente una sorgente idrotermale da cui fuoriesce acqua calda. Il sito è stato per primo sfruttato per scopi termali dai Celti, che costruirono nella cittadina un santuario dedicato alla dea Sulis, corrispondente alla divinità romana Minerva. I Romani mantennero l'origine celtica del luogo ribattezzando l'insediamento Acquae Sulis. Oggi il sito rappresenta un punto di riferimento per i turisti che giungono qui per apprezzare un magico connubio tra "vecchio e nuovo" e per assaporare l'antica tradizione romana delle terme.
Fu l'imperatore Vespasiano a costruire le terme romane di Bath, nel 75 d.C.
Durante l'epoca romana sono stati eseguiti numerosi lavori di ristrutturazione all'antico complesso celtico. In particolare sono state posate delle travi in legno sotto le basi degli edifici per evitare sprofondamenti nel terreno reso fangoso dalle fuoriuscite termali e la vasca centrale è stata circondata da un elegante colonnato.
Nella sala voltata si avevano a disposizione tre vasche, ognuna riempita con acqua a temperatura diversa: c'era il calidarium, il tepidarium, e il frigidarium.
Tutto il complesso, le terme e il santuario, rimase in attività fino all'inizio del declino romano.
A seguito dell'abbandono della Britannia da parte delle truppe romane (410 d.C.), il sito cadde in uno stato di progressivo abbandono. I Sassoni conquistarono la città, le terme furono riempite di pietrisco e allagate.
Solo nel 1755 le terme tornarono a splendere grazie all'intellettuale Beau Nash, che ne fece un ritrovo per l'aristocrazia inglese.
Il complesso si trova oggi inserito tra edifici neoclassici: il contesto è uno sposalizio ideale di "vecchio" e "nuovo".
Gli studi archeologici hanno riportato alla luce anche numerosi oggetti lasciati dai romani presso le terme.
Di particolare rilevanza sono delle tavolette in piombo (chiamate defixiones) su cui venivano incise delle maledizioni.
Sono state rinvenute diverse tavolette su cui sono state scritte maledizioni nei confronti di ladri di vestiti: i furti di abiti presso le terme erano molto frequenti, e venivano messi a segno quando il proprietario era immerso nelle acque. Nel sito è stata trovata anche una collezione di ben 12.000 monete romane.
Molto importante è anche una testa in bronzo raffigurante la dea celtica Sulis, la cui protezione, forse, ci ha reso possibile visitare oggi questo posto magico!
Un luogo assolutamente da visitare in caso di un viaggio in Inghilterra!