I dolcificanti artificiali limitano davvero il livello di zucchero nel sangue? Una ricerca solleva vari dubbi
Erano arrivati sul mercato come delle star pronte a liberarci dall'incubo dello zucchero ma i dolcificanti artificiali non hanno avuto vita facile: per qualche decennio sembravano sinonimo di benessere e qualità ma oggi non sono visti positivamente da una buona parte della popolazione. Dove sta la verità?
Il primo dolcificante artificiale scoperto fu la saccarina negli anni '70, la quale invase il mercato producendo ricavi stellari per almeno un decennio; fu poi collegata all'insorgenza del cancro nelle cavie da laboratorio, collegamento però che negli umani risultò più debole. Nonostante ciò il prodotto dovette riportare l'avviso di pericolo sulla sua etichetta per anni.
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Fu poi il turno dell'aspartame, il quale fu accostato all'Alzheimer, di nuovo al cancro e a disturbi nervosi. Accuse che spesso furono mosse senza evidenza di prove. E così i consumatori divennero più accorti, quello che era stato sinonimo di benessere divenne l'opposto, le parole "sugar-free" erano diventate tutt'altro che un incentivo a comprare un prodotto.
Nonostante queste controversie molti vedono i dolcificanti artificiali come una buona alternativa allo zucchero, alcuni dottori li raccomandano per il controllo del peso e la gestione del diabete. Questo perché il nostro corpo sembra non essere in grado di digerire la maggior parte di questi surrogati (eccezion fatta per l'aspartame), hanno poche calorie e non alzano il livello di zucchero nel sangue. O sì?
Uno studio del 2014 portato avanti da alcuni scienziati israeliani sembra essere in contraddizione con le nozioni convenzionali riguardo il legame tra dolcificante naturale e livelli di zucchero nell'organismo. Anche se il campo di ricerca sugli uomini non è stato molto vasto (solo sette volontari) questo studio ha avuto il merito di mettere la pulce nell'orecchio alla comunità scientifica. In ogni caso l'esperimento operato sulle cavie - esperimento che consisteva nell'abbeverarle con acqua mescolata a dolcificanti artificiali - ha portato ad osservare che la maggior parte dei topi ha sviluppato un contenuto di glucosio nel sangue più elevato di quelli abbeverati con acqua zuccherata, arrivando a contrarre anche forme di pre-diabete (o diabete borderline); tale risultato è stato riscontrato anche sui volontari umani.
Lo studio, ancora da approfondire, vorrebbe collegare l'alzamento del livello di glucosio all'effetto che i dolcificanti hanno sulla fauna intestinale: i surrogati dello zucchero alterano i batteri dell'intestino che conseguentemente digeriscono il glucosio diversamente, provocando l'alzamento di zuccheri nel sangue. Tuttavia altre ricerche in questo campo sono ancora in via di sviluppo. Nel frattempo fate l'unica cosa saggia in questi casi: non esagerate.