La regola del minuto: il metodo giapponese per stimolare i bambini svogliati
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Molti bambini sono spesso svogliati e ci sono alcune cose che non hanno intenzione di fare, non importa come glielo chiediamo, sembra impossibile fargli cambiare idea se hanno deciso il contrario. Bisogna riconoscere che a volte è difficile anche per gli adulti mettersi a fare qualcosa che non vogliono perché la ritengono difficile o impegnativa. Dietro questi comportamenti c'è una stanchezza psicologica che impedisce di riuscire ad applicarsi serenamente all'attività in questione. La "regola del minuto" è una pratica ispirata al metodo Kaizen (cambiare in meglio o miglioramento continuo) che portò al successo dell'industria Toyota. È una tecnica molto semplice che chiunque riuscirà a mettere in pratica.
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La regola consiste nel realizzare un certo compito per un minuto, tutti i giorni alla stessa ora. Convincere i vostri figli ad applicarsi per un solo minuto potrebbe non essere un'impresa epica, potrebbero voler collaborare facilmente. Può sembrare strano e vi starete sicuramente chiedendo a cosa serve un minuto, perché un minuto solo; ma la risposta è semplice.
Un minuto è un lasso di tempo estremamente breve e consente al bambino di non investire troppe energie nei primi passi del suo percorso, evitando la stanchezza psicologica e aggirando l'ostacolo della pigrizia. Questa pratica ha l'intento di generare motivazione e dimostrare che le difficoltà possono essere vinte.
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Un minuto per iniziare. Dopo aver preso l'abitudine e aver scoperto la possibilità di mettersi a lavoro dovrete aumentare il tempo di questa attività a cinque minuti e così via andando avanti fino ad arrivare almeno a trenta minuti. Una volta arrivati a questo traguardo non ci dovrebbero più essere problemi e il bambino (il ragazzo o l'adulto) svolgerà l'attività per tutto il tempo di cui avrà bisogno giorno dopo giorno.
La "regola del minuto" può essere applicata per lo studio a casa, per l'attività sportiva, per la lettura o per qualsiasi genere di attività riteniate opportuno. Questo insegnamento riuscirà a far realizzare traguardi che sembravano impossibili: non serve fare grande fatica per portare a termine un obbiettivo ma solo dedicarsi ad esso con grande costanza.