Perché si pensa che il gatto nero porti sfortuna?

di Simone Troja

24 Giugno 2017

Perché si pensa che il gatto nero porti sfortuna?

Il gatto nero è sinonimo di sfortuna, malasorte e morte. Purtroppo per questi amici dalla pelliccia scura la loro cattiva reputazione li precede radicandosi nella storia della cultura europea. Questo mito ha origini talmente antiche che sembra incredibile che alcune delle credenze che lo riguardano siano le stesse da centinaia di anni. Pare che il ruolo del gatto nero nella mala sorte risalga al medioevo. Era il 1233 quando Gregorio IX emanò una bolla papale secondo la quale il gatto nero era una possibile incarnazione del maligno. Ma la storia di questo felino non è soltanto all'insegna della sfortuna, i gatti neri hanno avuto molti altri significati nella storia.

Maxpixel

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Nella società egizia i gatti erano considerati sacri, in particolare il gatto nero era legato allo spirito della dea Iside ed era simbolo della dea Bastet (divinità antropomorfa dal volto di gatto). Proprio questa associazione con gli dei ritenuti pagani dal cristianesimo contribuì all'immagine che il gatto nero acquisì nel medioevo.

Nel 1880 invece, il gatto nero (insieme alla rosa nera e alla "A" cerchiata) fu adottato come simbolo dell'anarchia e tale rimase fino alla Prima Guerra Mondiale durante la quale il felino divenne invece simbolo di sabotaggio.

La missione spaziale STS-13 fu cancellata e rinominata STS-41-C e il gruppo di lavoro adottò il logo di un gatto nero con il numero tredici come riferimento ironico alla sfortuna. La missione fu un successo ma la sorte volle che gli astronauti atterrarono di venerdì tredici.

Michael Coghlan/Flickr

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Durante il XVIII secolo anche i pirati avevano le loro superstizioni in merito ai gatti neri: se un gatto camminava verso un individuo significava sfortuna ma se quello stesso gatto scappava via allora significava che quella persona era protetta dalla buona sorte che allontanava le energie negative.

Al contrario gli inglesi pensavano che la fortuna arrivasse col gatto e se ne andasse con lui. Anche la cultura giapponese vede il gatto nero come un simbolo di fortuna mentre gli scozzesi invece l'associano alla prosperità.

Non c'è dunque un punto di vista univoco sul gatto nero, ma resta il fatto che questo animale accompagna l'uomo da centinaia di anni nella sua storia e per questo dovremmo prendercene cura.