La luce "impossibile" delle onde in questi quadri del XIX secolo: ecco a voi il maestro del sublime
Molti famosi pittori nella vita si sono concentrati su dei paesaggi specifici nell'intento di affinare sempre più la loro tecnica e l'abilità di riportare su tela un'immagine non solo bella da guardare, ma che dimostrasse che l'autore avesse una totale padronanza dello strumento e un perfetta conoscenza dei giochi di luce. Fra di essi ne ricordiamo uno che si contraddistinse per la sua strabiliante realizzazione di paesaggi marini: Ivan Konstantinovič Ajvazovskij.
Ivan Konstantinovič Ajvazovskij (1817-1900).
Ajvazovskij nacque a Feodosia, nella regione di Crimea, da una famiglia armena. Dopo aver terminato con due anni da anticipo la propria formazione presso l'Accademia russa di belle arti di San Pietroburgo, il pittore romantico viaggiò per tutta l'Europa e in Asia Minore realizzando un gran numero di quadri.
Quello per cui viene maggiormente ricordato oggi è quello intitolato "La nona onda" (1850), un olio su tela che in molti definiscono il quadro russo più bello di sempre.
La nona onda, 1850 - Dominio pubblico
Questo quadro, in cui si può scorgere un gruppo di naufraghi in balia delle onde, colpisce per le contrastanti sensazioni che trasmette: paura, per la furia delle onde che stanno per inghiottire i naufraghi, ma al tempo stesso bellezza, quella dei toni caldi che contraddistinguono la parte superiore e che si raffigurano come una fonte di speranza.
Il titolo si riferisce alla teoria secondo cui l'altezza massima di un'onda si raggiunge al nono movimento di rigonfiamento delle acque.
I quadri di Ajvazovskij riscossero un enorme successo fra i suoi contemporanei e fu insignito di numerose onorificenze ufficiali, tanto in patria quanto all'estero.
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L'opera pittorica di Ajvazovskij viene anche indicata come una delle più riuscite forme di espressione dell'estetica del sublime...
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... Ossia della capacità dell'arte di indurre uno stato di estasi e di suscitare "consapevolezza emotiva dell’infinità e della potenza irresistibile della natura".
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La sua adesione allo stile romantico traspare dagli innumerevoli e delicati effetti luminosi (accompagnati dalla presenza di colori drammatici) e dalle numerose rappresentazioni di scene tragiche.
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Nei suoi sessant'anni di carriera Ajvazovskij ha realizzato più di 6 mila dipinti e tenuto ben 55 mostre personali, un record per un artista della sua epoca.
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Ajvazovskij è oggi unanimemente considerato uno dei più significativi artisti marini dell'Ottocento, in Russia e nel mondo.
Le sue opere sono esposte in diversi musei della Federazione russa e nella nativa Crimea.
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Il quadro della La nona onda è conservato presso il Museo di Stato russo di San Pietroburgo.