L'ora sacra dopo il parto: un momento fondamentale che ogni mamma dovrebbe conoscere e vivere
Ai giorni nostri l'idea del parto appare indissolubilmente legata all'immagine di una stanza di ospedale, piena di medici e infermieri e apparecchiatura pronta all'uso non appena il bambino sarà fuori dal ventre materno. Quello che oggi si ritiene necessario fare subito dopo il parto, però, è spesso causa di un grave impedimento: lasciare che mamma e bambino si trovino ed entrino in contatto fisico ed emotivo. Parliamo di un'ora, considerata sacra, che purtroppo però viene spesso dimenticata, se non impedita.
L'ora sacra dopo il parto
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Senza entrare nel merito dell'esagerato numero di parti cesarei non giustificabili a livello medico, alla nascita di un bambino spesso si mette in atto una procedura assistenziale che prevede l'immediato taglio del cordone ombelicale, il lavaggio, la pesa e la vestizione del neonato. Prima di pensare a fare tutto questo, però, bisognerebbe lasciare che mamma e bambino vivano la loro ora sacra.
Come spiega la dottoressa Constanza Soto Conti, medico presso il dipartimento di maternità dell'ospedale Ramón Sardá di Buenos Aires, il rituale più importante da rispettare (naturalmente quando il parto è andato bene e non ci sono complicazioni in corso) è quello del contatto pelle a pelle.
"Il contatto pelle a pelle tra madre e figlio stabilizza la respirazione e l'ossigenazione del bambino, mantiene stabili i livelli di zucchero nel sangue, stabilizza la pressione sanguigna, riduce gli ormoni dello stress, diminuisce il pianto, abbassa lo stato di allerta, mantiene costante la temperatura corporea del neonato e, soprattutto, favorisce l'allattamento".
Durante le ore successive al parto, il corpo materno rilascia ossitocina ed il neonato è particolarmente ricettivo.
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"Quei minuti iniziali sono un periodo sensibile, durante il quale uno stretto contatto tra madre e neonato può avere effetti positivi a lungo termine, come ad esempio una maggiore sicurezza e tolleranza alla separazione. Per nove mesi il bambino è dipeso completamente dalla madre", continua la dottoressa, "pertanto la transizione verso il mondo esterno degli stimoli dovrebbe essere delicata e progressiva".
La sinergia tra i due corpi in quei primi minuti dopo la nascita è tale che non può che essere definita sacra e, con tutti i benefici che comporta, dovrebbe essere considerata e rispettata come tale.