Si cercano persone per abbracciare e dare calore a neonati prematuri. Ecco cosa è successo
Quando un bambino nasce prematuro ci sono una serie di necessità a cui va incontro che medici e infermieri si premurano di risolvere grazie a un lavoro costante. Tuttavia c'è un bisogno a cui troppo di frequente negli ospedali non si bada: non c'è nessuno che si prenda cura del loro lato emotivo, nessuno fornisce loro quel calore umano di cui tutti gli esseri viventi hanno bisogno e che è molto importante per il corretto sviluppo.
Spesso il neonato prematuro è trattenuto in ospedale mentre i genitori vengono dimessi: la vicinanza al padre e alla madre viene così a mancare.
Per quanto i genitori lo desiderino non è sempre possibile per loro prendersi subito cura (nel caso di nascite premature) dei loro bebè, soprattutto nelle prime ventiquattro ore di vita. Per questo motivo alcuni ospedali, come il San Bonifacio General Hospital di Winnipeg, in Canada, hanno cominciato a cercare volontari disposti a prendersi cura di questi bambini per tutto il tempo in cui sono soli.
I volontari si occupano di abbracciare e coccolare i bambini nel caso in cui i genitori non possano farlo.
Tali volontari risultano particolarmente necessari sopratutto nel caso di madri tossicodipendenti perché è comune in questi casi che i bambini soffrano della sindrome da astinenza neonatale (sofferenza patologica dei bambini appena nati, causata dalla brusca cessazione al momento del parto della somministrazione delle sostanze chimiche che assumeva la madre). In queste situazioni le madri che devono seguire un percorso di riabilitazione sono costrette a lasciare il bambino solo ancora più a lungo, ed è qui che i volontari entrano in azione.
Sembra che in questo modo i neonati prematuri migliorino il proprio sviluppo, acquisiscano peso più in fretta in modo da essere dimessi.
"A volte i bambini diventano molto esigenti, ma dopo pochi minuti iniziano a rilassarsi", ha detto la volontaria Lucette Parent che aggiunge: "Si può dire che respirano più facilmente solo grazie al contatto dei corpi, si calmano, a volte si addormentano anche". Da alcuni accertamenti sembra che i neonati che vengono abbracciati in terapia intensiva abbiano sviluppato una minor attitudine ai disturbi del sonno perché risultano essere meno stressati.
Eco la prova che un abbraccio fa sempre bene!
Certamente l'ideale sarebbe che questi piccoli fossero coccolati e abbracciati dai propri genitori, ma non essendo sempre possibile i volontari fanno quello che possono per addolcire i primi giorni di vita dei neonati.
Quindi cercate di tenerlo a mente: abbracciare i bambini fa bene sia da piccoli che quando sono cresciuti!