Gli scienziati scoprono un modo semplice di cuocere il riso per dimezzarne le calorie
Il riso è un pilastro in molte cucine di tutto il mondo, e praticamente è il combustibile che mantiene vivi gli studenti universitari. Ma anche se versatile, economico e semplice da cucinare, c'è un solo problema: una porzione di riso ha circa 240 calorie derivanti dall'amido: queste calorie possono essere convertite in grasso se non vengono rapidamente smaltite. Ma una nuova ricerca ad opera di alcuni ricercatori dello Sri Lanka, ha scoperto una modalità di cottura in grado di abbattere il 50% delle calorie.
Il metodo per ridurre le calorie amidacee consiste nell'aggiungere all'acqua bollente, prima di inserire il riso crudo, un cucchiaino di olio di cocco per ogni mezza tazza di riso. Pubblicato da uno studente del College of Chemical Sciences dello Sri Lanka che ha portato avanti questa ricerca insieme al suo supervisore, il lavoro è stato presentato al National Meeting and Exposition of the American Chemical Society. "Dopo la cottura bisogna lasciarlo in frigo per circa dodici ore, e quando volete mangiarlo basta scaldarlo al microonde" ha detto il giovane ricercatore ad una nota testata americana.
Ma come è possibile una cosa del genere?
Ci sono due tipi di amido: uno digeribile che si trasforma rapidamente in zucchero e poi immagazzinato dal nostro corpo come grasso se non utilizzato. Un altro tipo più resistente che non viene scisso in glucosio all'interno dell'organismo. Questo secondo tipo raggiunge l'intestino crasso dove svolge la funzione di fibra, con tutti i benefici del caso.
James e il suo supervisore Pushparajah Thavarajah hanno scoperto che cuocere il riso con del grasso (come l'olio di cocco) e refrigerarlo in frigo subito dopo la cottura trasforma la composizione di parte dell'amido. Lo rende più resistente e non viene scisso in glucosio ma rimane come fibra all'interno dell'organismo. Questo tipo di cottura abbassa drasticamente il contenuto di calorie del riso e apre a nuovi scenari per tutti i tipi di cucina che fanno uso di riso.
E se potessimo fare la stessa cosa per le patate?