4 cose concrete che faccio ogni giorno per insegnare a mio figlio il rispetto per le donne
I maschietti sono dolci. Si fanno prendere per mano da tutti e gli raccontano segreti, piangono facilmente tanto quanto ridono. I piccoli ragazzi non vogliono altro che amare e essere amati. Poi arriva la virilità, come una tossina, e vi cadono tutti dentro come fosse un'enorme trappola per topi, cambiandoli per sempre.
Come mamma femminista di un figlio di cinque anni, temo terribilmente il giorno in cui questa mascolinità irromperà nella sua vita.
Nei miei incubi a occhi aperti lo vedo imparare gli stereotipi da altri ragazzi e negare l'esistenza dei privilegi maschili. Sono terrorizzata che questo possa avvenire. Crescere un figlio che abbia rispetto per le donne non è facile. Se per una femminista attiva come me è difficile resistere su Internet agli assalti sottili (a volte neanche troppo) sul genere femminile, non posso aspettarmi che mio figlio possa esserne immune durante la sua crescita. Ma resisto, la mia è una buona battaglia. Ecco quali sono le cose per cui ho deciso di combattere.
1) No significa no
Rispettare l'individualità corporea altrui è estremamente importante. Alla sua età significa definire confini quando si tratta di giocare e toccare. Se gli sto facendo il solletico e lui dice "basta", mi fermo subito. Se non vuole essere sfiorato o toccato, non importa quanta voglia io abbia di strapazzarlo, non lo toccherò. È importante che capisca che i suoi "no" hanno un valore e un peso, cosicché possa dare lo stesso valore e lo stesso peso ai "no" che si sentirà dire.
2) Gli insegno la positività del corpo
Non solo voglio che mio figlio cresca con una sana immagine del suo corpo, ma voglio anche che cresca rispettando i corpi delle donne, mettendo in discussione gli standard di bellezza patriarcali. Gli parlo del grasso, gli spiego che ognuno ha del grasso nel proprio corpo per proteggere i muscoli e per ricavare energia e che non si può ricondurre tutto a una questione di apparenza fisica.
3) Gli insegno a sentire i suoi sentimenti
La virilità vorrebbe che mio figlio non piangesse, secondo certe posizioni non dovrebbe essere fragile o triste, non dovrebbe esprimere i suoi sentimenti ad alta voce. Invece io gli insegno a prenderli in considerazione, a riconoscerli. Non gli dico: "Non piangere", ma: "È normale tu sia triste, è dura dire addio agli amici". Deve vivere le sue emozioni, anche se fanno male, è così che crescerà emozionalmente sano.
4) Gli mostro che le donne sono forti
Il fatto che io sia una mamma single fa sì che debba svolgere tutte le mansioni di casa, anche collegare i cavi della TV, utilizzare un cacciavite e via dicendo. In questo modo mio figlio mi vedrà svolgere ogni compito, anche quelli comunemente associati agli uomini. Ma la mia voce, per quanto forte, è solo una delle tante e non è detto che l'ascolterà. Per quanto io gli faccia vedere che Wonder Woman è un'eroina forte, non è detto che l'apprezzerà. Però, anche se sceglierà un altro eroe, potrebbe comunque considerarla forte, non da meno degli altri.
Quello per cui mi impegno è farlo crescere comprendendo che sebbene ci siano delle differenza tra uomo e donna, essi sono sostanzialmente uguali e, soprattutto, devono godere degli stessi diritti.