Quest'estate ho tolto lo smartphone ai miei figli ed ecco il risultato


Chissà come hanno trascorso l'estate i bambini, se l'hanno passata allo stesso modo in cui passano l'inverno: con la testa chinata sugli schermi, chiusi in casa, dentro la cameretta, con la scusa che fuori piove e fa freddo e non c'è molto altro da fare. Il fatto è che né i bambini né tanto meno gli adulti sanno più come trascorrere il tempo senza avere in mano uno schermo. È un peccato che anche la stagione più bella dell'anno, o almeno quella che offre più possibilità di conoscere e di fare esperienze, non venga vissuta a pieno a causa di una tecnologia sempre più invadente e "invalidante".
La fotografa polacca Elwira Kruszelnicka ha da sempre cercato di non riempire la vita dei figli con schermi e tecnologia.

Soprattutto d'estate vuole tenerli lontani ed avvicinarli invece alla Natura, allo svago e al divertimento.

Chi sta leggendo questo articolo probabilmente da piccolo ha passato estati del genere...

Estati trascorse ad inventare ogni giorno un gioco nuovo, a sbucciarsi le ginocchia, a tornare la sera a casa al calar del sole.

I bambini di oggi purtroppo hanno sempre meno la possibilità di vivere quello che abbiamo vissuto noi.

La colpa non è solo loro, anzi loro non ne hanno alcuna.

Più che altro è del mondo in cui sono nati, che spinge in ogni occasione a rivolgere gli occhi su uno schermo.

Ma in causa sono chiamati anche alcuni genitori che trovano nella tecnologia un buon alleato per tener occupati i bimbi a prescindere dalle conseguenze.

La fotografa intende con i suoi scatti dimostrare che ancora i nostri bambini possono essere felici a giocare come lo facevamo noi.

Non sono bambini diversi, se davvero non lo vogliamo.

"Questo periodo dell'anno mi ricorda un'infanzia spensierata, in cui non esiste preoccupazione per la vita adulta".

"Per anni ho guardato attraverso l'obiettivo le vacanze dei bambini, il loro immergersi in qualsiasi attività e dimenticarsi di tutto, anche del mio obiettivo"

L'Estate è anche non fare: le lunghe ferie dalla scuola comportano anche momenti di noia intensa.

Ma anche quei momenti sono importanti per la costruzione del futuro adulto.

Durante la noia il bambino è costretto a rivolgere lo sguardo verso se stesso, a sforzarsi di inventarsi un gioco.

I bambini di oggi, e i genitori che li guidano, evitano ad ogni modo la noia, e quando si presenta la affrontano negativamente.

È per questo che l'estate di ieri non è più l'estate di oggi: non c'è più noia, non c'è più fantasia.

Ma non ci dimentichiamo che nulla è perduto e che, se vogliamo, possiamo far riscoprire la vera bellezza della Noia e dell'Estate ai nostri bambini.

"L'estate scivola via in fretta, e la beatitudine di quei momenti è ciò di cui sentiamo la mancanza nel resto delle nostre vite".
