Gli stati di ansia? A causarli sono anche i batteri intestinali
C'è stato un tempo in cui la medicina considerava il corpo suddiviso in comportamenti stagni: il male di un organo doveva essere ricercato all'interno di quell'organo stesso. Poi si è cominciato a comprendere invece che non solo il corpo non può che essere studiato in maniera integrale, e che la causa di una malattia può ritrovarsi in tutt'altro luogo, ma anche che la psiche influenza la salute fisica e viceversa. I misteri del corpo umano non sono certo finiti qui, perché si scoprono legami sempre più insoliti, come l'ultimo tra ansia e batteri intestinali.
via microbiomejournal.biomedcentral.com
Alcune aree del nostro cervello, quelle legate alle emozioni, sono controllate dal microbioma intestinale.
In pochi sapranno cos'è il microbioma, è sconosciuto anche agli esperti che tentano di capire in che modo possa avere un peso così importante sulla salute e sulla psiche, come si può riscontrare dagli esperimenti.
Il microbioma è il bagaglio di microrganismi, soprattutto batteri, che vivono nel nostro corpo. Alcuni lo considerano un vero e proprio organo, le cui alterazioni sono alla base di alcune patologie (obesità, malattia autoimmuni, allergie...). L'interesse rivolto al microbioma è dovuto al fatto che su alcuni fattori non è possibile intervenire, quelli genetici in primis, ma sul microbioma sì.
Uno studio pubblicato sul giornale medico Microbiome rivela un collegamento tra il microbioma e gli stati di ansia o depressione, attraverso una classe di molecole biologiche, le miRNA.
"I microbi presenti nell’intestino sembrano influenzare i miRna al livello della corteccia pre-frontale, regione del sistema nervoso centrale fortemente implicata nell’ansia e nella depressione", afferma Gerard Clarke, uno degli autori dello studio.
La scoperta appare essere di notevole interesse perché proporrebbe un approccio terapeutico mai affrontato prima: regolando il microbioma, o ricevendone uno da un donatore, si potrebbe arrivare a dire addio agli stati di ansia. Inoltre la scoperta rende più chiaro il modo in cui il nostro microbioma influenza lo stato di salute fisico e psichico.