4 modi in cui i traumi infantili influenzano la nostra vita da adulti
Quando si cresce in un ambiente traumatizzante, le possibilità che di mostrare in qualche modo le conseguenze di quei traumi nella vita adulta sono molto alte.
I bambini, che hanno così tanto da imparare, estrapolano significati dagli eventi a cui assistono e da quelli che accadono a loro in prima persona, creandosi una mappa mentale di come il mondo sembra funzionare. Questa attività "creativa" li aiuta ad affrontare la vita, ma se crescendo non riescono a modificare i pattern negativi che hanno acquisito da piccoli, la loro capacità di relazionarsi col mondo e con loro stessi può risultarne compromessa in diversi modi.
I traumi emotivi dell'infanzia possono essere diversi, ma noi ne illustreremo quattro, rifacendoci alle parole della psicoterapeuta Andrea Brandt.
- Il falso sé
Uno dei modi in cui i traumi infantili si manifestano nella vita adulta è attraverso la creazione del cosiddetto 'falso sé'. Quando si è bambini, infatti, tutto ciò che vogliamo è che i nostri genitori ci amino e si prendano cura di noi. Quando questo non avviene, iniziamo a modificare i nostri comportamenti per cercare di diventare la persona che loro potrebbero amare, seppellendo i sentimenti che potrebbero ostacolarci in questa missione e divenendo, semplicemente, qualcuno che in fondo non siamo, ossia la persona che mostriamo al mondo.
È così che iniziamo a vivere nel terrore: l'idea di toglierci una maschera rischiando di perdere l'amore delle persone a cui teniamo ci appare insopportabile. Affidarsi al lavoro di un esperto è un ottimo modo per riconnettersi con il vero sé senza sentirsi abbandonati. - Atteggiamento del vittimista
Quando da piccoli si è stati soggetti a frequenti episodi di accanimento di qualche tipo, magari nella forma di colpe attribuite proprio a voi dagli adulti, può capitare che da grandi si viva come se non fosse possibile avere il minimo controllo sulla propria esistenza.
In questi casi è importante capire che da adulti si ha la possibilità di scegliere molto più di quando si era bambini. Un modo per iniziare è trasformare l'idea di essere delle vittime in quella di essere dei sopravvissuti e iniziare a combattere la tendenza all'auto-svilimento. - Comportamenti passivo-aggressivi
Ogni ambiente che reprime i naturali sentimenti del bambino può provocare danni a lungo termine e questo è vero anche nel caso della rabbia.
Se, per qualsiasi motivo, si è imparato a sopprimerla da piccoli perché "sbagliata", è probabile che da adulti si assumano atteggiamenti passivo-aggressivi, come ad esempio inventare scuse, fare promesse e non mantenerle, procrastinare, assumere atteggiamenti vittimistici ecc. - Passività
Quando si cresce in un contesto di abbandono e trascuratezza, infine, si tende a crescere ignorando i propri sentimenti per paura che possano condurre a ulteriori forme di abbandono. Così, però, si finisce per dimenticarsi di se stessi e vivere in balia di quello che accade intorno a noi e senza consapevolezza del proprio potenziale.
Tutti questi atteggiamenti evidenziano come molti traumi infantili portino alla soppressione di alcuni aspetti della nostra personalità da adulti. Imparare ad ascoltare i propri sentimenti è la chiave per scoprire chi siamo davvero e arrivare a capire quello che vogliamo.