La forza dei Romani: ecco come venivano costruite le strade e come hanno fatto a resistere per secoli
Lo storico romano Greco Strabone riconobbe che la grandezza di Roma si basava sull'esistenza di tre opere realizzate proprio dai romani stessi: gli acquedotti, le strade e le cloache. L'impero, ben prima di essere Impero, comprese l'importanza di portare acqua verso i centri urbani, così come quella di smaltire le acque reflue, responsabili più in là delle numerose epidemie del Medioevo. L'espansione del popolo romano fu resa possibile dalle strade: una rete che iniziò con il collegare prima tutta l'Italia e poi il resto dei paesi Europei conquistati.
Le strade costruite dai romani collegarono in poco tempo tutta l'Italia, permettendo all'esercito e ai commercianti di arrivare da un capo all'altro.
Il progetto stradale di Roma mirava a fare le cose in grande: nel 20 a.C Augusto depose una colonna rivestita di bronzo nel Foro Romano, da cui idealmente partivano tutte le strade di Roma.
Ancora oggi sono visibili sul luogo i resti della base della colonna, mentre la colonna stessa è custodita al Campidoglio.
Le strade venivano costruite dritte: curvavano solo in occasione di ostacoli naturali.
Su un bassorilievo della Colonna Traiana è scolpito il processo di realizzazione di una strada.
Ma la grandezza delle strade di Roma sta anche nel fatto che a distanza di secoli ancora le si utilizzano e sono in perfette condizioni.
Per costruire le strade si scavava prima di tutto fino ad un metro di profondità. Lo strato più in fondo era chiamato Statumen e consisteva in uno strato alto almeno 30 cm di grandi pietre rotondeggianti. Lo strato successivo era il Rudus, formato da pietre più piccole (pietrisco) impastate con del calcestruzzo a trama grossa. Quest'ultima porzione veniva ben battuta per assestare la base della strada. Il penultimo strato era invece fatto di malta, sabbia e pozzolana: in questa mistura venivano affondati i basoli, grandi pietre lisce di origine vulcanica, che si incastravano tra loro e nello strato sottostante fino a garantire una perfetta carrabilità.
In passato le fessure tra i basoli erano riempite per formare un manto stradale liscio. Oggi il riempitivo si è usurato e le pietre appaiono distaccate tra loro.
Le strade venivano percorse a cavallo, a piedi o in diligenza.
I romani avevano anche istituito un servizio postale: gli addetti viaggiavano su un carretto a due ruote trainato da un cavallo, chiamato Cisium.
London, Chapman and Hall/Wikimedia
I romani costruirono poi strade in tutta Europa su cui poi si costruirono quelle più moderne.
Le strade garantiscono comunicazione: i romani avevano capito la loro importanza e garantire a tutti strade ben tenute era una priorità!