Cosa accadrebbe al mondo se una bomba all'idrogeno esplodesse nel Pacifico?
Da quando il presidente Trump ha preso il suo posto si è delineato un conflitto di portata mondiale che sembra pendere sulle nostre teste come una spada di Damocle: tra lui e Kim Jong Un le offese (a tratti anche vagamente ridicole) non si sono di certo sprecate, e tutto il mondo è in stato di sospensione sperando che la situazione non precipiti.
Il regime della Corea del Nord ha spesso minacciato di voler effettuare un test nucleare lanciando una bomba all'idrogeno nel bel mezzo dell'oceano Pacifico, dopo circa 40 anni dall'ultimo test atomico non sotterraneo eseguito in Cina nel 1980.
Quali sarebbero le conseguenze se la minaccia diventasse realtà?
United States Department of Defense/Wikipedia
L'effetto primario sarebbe ovviamente legato alla detonazione. A detta dei media nordcoreani, la loro bomba sarebbe 1000 volte più potente della bomba atomica che rase al suolo Hiroshima. Per avere un termine di paragone basta ricordare che il cosiddetto "Mike Test", il test con la bomba H fatta esplodere dagli USA sull'isola di Eugelab nel Pacifico nel 1952, sprigionò una potenza 800 volte superiore ad Hiroshima e un'onda di calore del raggio di 56 km.
Il risultato immediato dell'esplosione sarebbe quindi la cancellazione di ogni traccia di vita nel raggio di centinaia di chilometri. Gli animali e i vegetali, qualora riuscissero a sopravvivere, dovrebbero fare i conti con mutazioni del DNA ache andrebbero avanti per decenni; uova, larve e piccoli pesci ne uscirebbero contaminati, finendo per influenzare l'intera catena alimentare fino alle specie più grandi.
Potrebbero anche aprirsi dei crateri permanenti, come quello lasciato dagli USA nell'Atollo Bikini con la bomba "Shrimp" (1954) largo beh 1,6 km (vedi foto successiva); in quell'occasione andarono distrutti 200 miliardi di tonnellate di barriera corallina e furono contaminate (lo sono ancora) le intere isole Marshall.
I danni alle falde acquifere e alla fauna si sommerebbero a quelli creati dalla nube radioattiva, che potrebbe viaggiare per chilometri e chilometri raggiungendo varie zone del pianeta.
Vi sembra uno scenario apocalittico? Beh non è il peggio che possa accadere!
Tutto quello che abbiamo appena descritto si riferisce infatti ad un'esplosione controllata e ben riuscita: in caso di incidenti, cioè se la bomba dovesse esplodere in maniera incontrollata per errori di calcolo, gli effetti potrebbero essere ancora più devastanti e imprevedibili.
Insomma, mettendo da parte la lotta dei tweet e la satira politica, quando si parla di bomba all'idrogeno c'è davvero poco da ridere.