Le bustine del tè: la strana storia di come divennero famose per pura coincidenza

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di Claudia Melucci

06 Ottobre 2017

Le bustine del tè: la strana storia di come divennero famose per pura coincidenza

Gli amanti del tè preferiscono questa bevanda al caffè, per il rito che ruota attorno alla sua preparazione: mettere l'acqua a bollire, scegliere il tipo di tè, aprire la bustina e sistemarla nella tazza. In commercio il tè lo si trova per lo più confezionato in queste bustine, mentre trovarlo in foglie, o macinato, è più difficile. Ma sapete com'è nata l'idea di racchiudere il tè in dei sacchetti? Come per molti altri oggetti di uso comune, in maniera totalmente casuale...

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In realtà le teorie che solitamente vengono richiamate per raccontare la storia della nascita delle bustine del tè sono due: una risale al 1901, quando due donne, Roberta C. Lawson e Mary Mclaren, depositarono negli Stati Uniti il brevetto di certi sacchetti che dovevano racchiudere il tè. All'epoca si trattava di una totale innovazione in quanto il tè veniva preparato mettendo in infusione le foglie essiccate. 

 

Nel brevetto si sottolineava la comodità di non ingerire residui delle foglie in infusione e la possibilità di preparare anche una singola tazza di tè.

Nel brevetto si sottolineava la comodità di non ingerire residui delle foglie in infusione e la possibilità di preparare anche una singola tazza di tè.

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È la seconda teoria però ad essere la più accreditata: quest'ultima coinvolge un tale Thomas Sullivan, un commerciante di tè. Nel 1908 l'uomo iniziò ad inviare ai suoi clienti del tè racchiuso in delle bustine di seta, per dare loro modo di assaggiare il prodotto prima di acquistarne quantità maggiori. Non avrebbe mai pensato che a qualcuno fosse balzato alla mente di mettere in infusione in acqua calda il tè insieme a tutta la bustina: eppure l'idea piacque, tanto che, ripristinato il tradizionale packaging, qualcuno reclamò pretendendo di avere le comodissime bustine di tè. 

Le bustine infatti erano molto pratiche e velocizzavano la preparazione del tè.

Le bustine infatti erano molto pratiche e velocizzavano la preparazione del tè.

Shaddack

Sullivan decise allora di adottare definitivamente questo packaging, rendendosi conto però che la seta era un materiale troppo costoso: iniziò così ad usare una garza in cotone. In poco tempo anche altre ditte di tè copiarono la sua idea. 

Negli Stati Uniti la bustina di tè fu consacrata al successo intorno agli anni '20.

Negli Stati Uniti la bustina di tè fu consacrata al successo intorno agli anni '20.

Pasi Mämmelä

Qualcuno si rese conto che il nuovo packaging permetteva di camuffare facilmente foglie di tè di qualità inferiore, e in effetti questo accadde ben presto. Tuttavia alla gente sembrava non importare molto quanto le comodità che offriva l'uso della bustina del tè. 

La prima macchina da fabbrica in grado di confezionate tè in bustine fu inventata nel 1929 da un ingegnere tedesco: la macchina prese il nome di "Pompadour" ed era in grado di sigillare 35 sacchetti in un minuto. 

La moda del tè in bustine si diffuse in Inghilterra solo molti anni dopo, negli anni '50: fino ad allora venne usato solo il tè in foglie. Gli inglese si dimostrarono diffidenti nei confronti di questa invenzione, e inoltre la guerra ne rallentò la diffusione. La prima compagnia iniziò a vendere tè in bustine solo nel 1953!

L'invenzione si è rivelata essere negli anni una vera rivoluzione: oggi circa il 95% di chi beve tè usa quello in bustine!