Sempre meno mamme allattano al seno, ma non sanno che il latte materno è un farmaco potentissimo
Sempre meno mamme allattano al seno il proprio figlio per le problematiche più diverse, più o meno infondate: è proprio in Italia che i numeri raggiungono i minimi. Ma allattare al seno fa bene alla mamma e fa bene al bambino: ed proprio per quest'ultimo che il latte materno costituisce un nutrimento insostituibile. Soprattutto se il bambino è nato prematuro il nutrimento, oltre che la vicinanza della mamma, lo aiuterebbe a migliorare lo sviluppo cognitivo e gli aumenterebbe le possibilità di non riscontare malattie in futuro.
Sono in molti a sostenere che il fatto che poche mamme allattano al seno sia dovuto ad una scarsa informazione oltre che ad una quasi inesistente assistenza sanitaria.
Iniziare ad allattare al seno non è facile e possono insorgere diverse problematiche che ostacolano la fuoriuscita del latte, lo stress prima di tutto. Il fatto è che ci vuole tempo ad assistere una madre che per la prima volta si trova a dover avvicinare il proprio figlio al seno, pazienza e dedizione. Purtroppo sono tutti ingredienti che nei nostri ospedali spesso mancano.
La quasi totalità delle mamme inizia ad allattare il piccolo i primi giorni dalla nascita, ma il numero di quelle che lo continuano a fare una volta dimesse dall'ospedale è molto minore, e ancora di più lo è quello delle mamme che lo fanno a distanza di qualche mese dalla nascita. L'allattamento può rivelarsi una corsa ad ostacoli e, senza alcun sostegno da parte degli operatori sanitari, preferiscono adottare metodi alternativi di nutrizione.
Il dottore Mauro Stonati, presidente della Società Italiana di Neonatologia, propone una soluzione che potrebbe motivare più mamme ad allattare al seno: prima di tutto sarebbe necessaria una maggiore flessibilità nei reparti di terapia intensiva neonatale. Qui si dovrebbe concedere il libero accesso ai genitori dei bambini prematuri, per consentire loro di iniziare fin da subito a stabilire un legame con il proprio bambino, a familiarizzare con lui e con l'ambiente in cui è ricoverato. Con le dovute accortezze, le mamme dovrebbero essere incoraggiate all'allattamento al seno, soprattutto nei casi di nascite premature. In tali situazioni il colostro, seppure presente in quantità minime, è comunque sufficiente ad iniziare un'alimentazione precoce.
Il dottore ricorda anche l'opportunità che viene offerta dalle Banche del Latte: in pochi sanno infatti dell'esistenza di questi centri di raccolta a cui le mamme donano il proprio latte, per poter essere utilizzato in caso di necessità.
Quella dell'allattamento al seno è un'abitudine che sempre più mamme stanno perdendo, ma che deve essere sempre incoraggiata da chi di dovere. Non solo per l'importanza nutrizionale del latte materno, ma anche per dare la possibilità di vivere un momento di intensa magia.