La tecnica del tempo per gestire un bambino indisciplinato
La vita non è altro che il succedersi di cambiamenti che interessano ogni ambito: nell'arco di un'esistenza si deve fare pace con il fatto che cambiano le tecnologie, le abitudini, le mode e anche i metodi di educazione: se qualcuno di noi è cresciuto con qualche 'sana' (come la chiamano alcuni) sculacciata, non è detto che questo sia ancora un buon modo per impartire una lezione ai propri figli. Ma allora come gestire un bambino irrequieto e litigioso? Gli psicologi si avvalgono un metodo tanto semplice quanto efficace, ecco di cosa si tratta.
La tecnica dell'isolamento permette di far comprendere al bambino il comportamento sbagliato, in modo del tutto autonomo.
Spesso nel pieno di un litigio la mente si offusca completamente e le azioni rispondono esclusivamente ad una componente emotiva: accade tanto agli adulti quanto ai bambini. I primi sanno quanto la situazione possa arrivare ad una soluzione più pacifica dopo un momento di riflessione e di distacco, necessario a 'calmare gli animi'.
Il metodo che vi stiamo presentando si concentra proprio su questo momento di riflessione che, nel caso del bambino, è indotto dal genitore.
In particolare, quando un bambino finisce per litigare con il fratello, con un suo amico oppure arriva ad arrabbiarsi per qualsiasi altro motivo, per farlo calmare e insegnargli la lezione, è necessario portarlo in una stanza lontana dal luogo in cui ha litigato.
Non ci sarà bisogno di nessuna percossa, neanche di urla e insulti: la prima cosa da fare è allontanarlo dalla fonte della sua rabbia. Nella stanza, in cui ci saranno possibilmente pochi oggetti con cui distrarsi, il bambino percorrerà tutte le fasi per arrivare a capire l'errore commesso: in un primo momento continuerà ad essere arrabbiato, poi vaglierà le ragioni dell'uno e dell'altro e eventualmente comprenderà l'esagerazione della reazione avuta.
I benefici della tecnica del tempo sono condivisi sia dal genitore che dal bambino.
Dopo un momento di riflessione, il genitore potrà intraprendere un dialogo con il bambino per capire se la riflessione abbia avuto luogo o meno, Fondamentale è affrontare il bambino con la calma, per fargli capire che il chiuderlo in una stanza non è stato completamente una punizione, ma un modo per porre fine al litigio, per pensare e per ripristinare uno stato di quiete.
Il metodo consente anche di evitare la ripetitività del comportamento iroso: il bambino assocerà in qualche modo l'essere litigioso al fatto di essere allontanato e non poter continuare a giocare. Pensando a questo potrebbe scegliere di avere comportamento più calmo nelle situazioni di contenzioso.
I benefici di questo metodo sono chiari e sono condivisi sia dal bambino che dal genitore: il primo imparerà a conoscere il suo carattere, a moderare la sua rabbia e a sviluppare la capacità di riflessione. Allo stesso tempo al genitore sarà risparmiato il dovere venire a capo di una situazione in un momento in cui il bambino è pervaso da una componente emozionale. Attraverso la fase di dialogo successiva alla riflessione, tra il genitore ed il bambino si stabilirà inoltre un rapporto di collaborazione per fare in modo che non accada mai più.